A spasso con Bob di James Bowen [Recensione]

La recensione di oggi è dedicata ad un libro che ogni gattara o gattaro che si rispetti dovrebbe leggere (con qualche piccola riserva): A spasso con Bob.

Buona Lettura!
🙂

Titolo: A spasso con Bob
Autore: James Bowen
Casa Editrice: Sperling & Kupfer (6 novembre 2013)
Pagine: 256
Prezzo: Kindle 6,99€ – Cop. Rigida 15,22€ – Cop. Flessibile 8,80€
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Trama: Quando James Bowen trova davanti alla porta del suo alloggio popolare un gatto rosso, rannicchiato in un angolo, impaurito e malato, non immagina quanto la sua vita stia per cambiare. James, ventisette anni, un passato di alcol e droga, non ha un lavoro né una famiglia su cui contare. Vive alla giornata per le vie di Londra, e raccoglie qualche spicciolo suonando la chitarra davanti a Covent Garden e nelle stazioni della metropolitana. L’ultima cosa di cui ha bisogno è un animale domestico. Eppure non resiste a quella palla di pelo, che subito battezza Bob. Pian piano James riesce a farlo guarire, e a quel punto lascia il gatto libero di andare per la sua strada, convinto di non rivederlo più. Ma Bob è di tutt’altro avviso: per nulla al mondo intende separarsi dal suo nuovo amico e lo segue ovunque. Instancabile. Finché a James non rimane che arrendersi. È l’inizio di una meravigliosa amicizia e di una serie di singolari, divertenti e a volte pericolose avventure che trasformeranno la vita di entrambi, rimarginando lentamente le vecchie ferite, anche quelle più profonde.

A spasso con Bob è un libro scritto da James Bowen ed è basato sulla storia della vita dell’autore. Racconta di come, grazie a  Bob, un gattone rosso trovato sul pianerottolo di casa, sia riuscito a dare una svolta alla sua vita, disintossicandosi e trovando un lavoro.

Il libro è stato un vero e proprio successo tanto che, nel 2016, è uscito l’omonimo film diretto da Roger Spottiswoode. 

In seguito le avventure di Bob sono ritornate in ben due libri: Il mondo secondo Bob e Un dono speciale di nome Bob, anche se, probabilmente hanno voluto cavalcare un pochino troppo l’onda dell’improvvisa fama.

Ma parliamo del libro partendo dalle cose positive:
  1. La presenza di Bob, il libro è incentrato su questo gattone rosso e su come sia riuscito ad aiutare James a riprendere in mano le redini della propria vita. Il messaggio lanciato è davvero bello, perché è vero: questi silenziosi amici a quattro zampe sanno regalare calma, serenità, amore incondizionato e riescono a tirarci su anche nei momenti peggiori semplicemente con la loro presenza.
  2. Il messaggio di speranza che lancia: il libro racconta le difficoltà che incontra una persona che ha avuto un percorso travagliato, in questo caso a causa della droga, a rimettersi in carreggiata. Spesso infatti, la società, pur parlando di seconde chance, non sempre è incline a riaccettare chi prova a ripartire, lo guarda inevitabilmente con un occhio diffidente. Parla anche dell’invidie che possono nascere in un ambiente lavorativo, di come spesso la gente non ci pensa due volte a fare uno sgambetto per una semplice antipatia. Sgambetto che, a volte, può rivelarsi fatale. E infine parla della vita per strada. Il tutto, però, non è accompagnato da una narrazione tragica, anzi, ha un tono che inneggia alla speranza e alla vita. Anche nel momento più brutto, infatti, il protagonista “umano” non si lascia sopraffare, ma reagisce spinto dall’amore e dal senso di responsabilità nei confronti del suo amico a quattro zampe.
Nonostante tutto ciò, Il libro non mi ha pienamente convinto:

Lo stile utilizzato è un po’ troppo sempliciotto, sembra di leggere una favola per bambini dove il protagonista è un (ex) tossicodipendente; inoltre, spesso, vengono descritte le medesime scene ma in luoghi diversi…. e ok che bisogna allungare il brodo, ma se lo si fa eccessivamente la storia tende ad annoiare. E non vi nascondo che ho saltato qualche pagine in preda alla noia. 

Per questi motivi  credo che non leggerò il seguito in quanto mi sembra che abbiano fatto diventare un caso editoriale un libro che è sicuramente piacevole da leggere, ma rappresenta comunque una lettura da spiaggia.

La storia ha un significato molto importante, che va ad indagare nella vita di quelli che spesso vengono considerati degli scarti dalla società nonostante facciano di tutto per avere una seconda possibilità e racconta una bellissima storie di amicizia fra un uomo e un gatto, ma non è niente di così eclatante.

Consiglio la lettura?

Se state andando in vacanza e volete un libro carino e che non sia difficile da leggere…sì.
Però mi raccomando, non createvi aspettative, potreste rimanere delusi.

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17 commenti

  1. Senza sapere niente, sento molta saggezza e obiettività nel tuo giudizio.
    Nota a parte: chissà perchè “i gatti da film” sono sempre rossi, questo è il secondo caso (nel mio piccolo), il primo vedi “Colazione da Tiffany” con Audrey Hepburn (deliziosa) dall’omonimo romanzo di Truman Capote, autore peraltro di un capolavoro (questo sì che lo è!) “A Sangue Freddo” (se e quando lo leggerai mi sa che converrai).

    Urca! Ci stiamo incrociando!!!!!!

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  2. Io ho visto solo il film che, probabilmente, rispetto al libro è meno noioso grazie anche alla bella colonna sonora. A me il film è piaciuto e poi Bob, che nel film è davvero lui, è una vera star!

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