A chi piace Spiderman? La recensione di Far from home

Dopo il devastante End game, in tanti aspettavamo Spiderman far from home. Lo squadrone Avangers è stato dimezzato di alcuni dei suoi componenti storici: Iron Man, Captain America, Vedova Nera, chi prenderà i loro posti? Chi proteggerà la terra dai pericoli? Questo nuovo film targato Marvel vuole dare una risposta a queste domande, ma lo fa nel modo giusto? E il personaggio che sceglie per prendere le redini, è quello che vorremmo?

Ma andiamo con ordine.

Trama & Cast

In Spider-Man: Far From Home, il film diretto da Jon Watts. Tom Holland torna nei panni di Peter Parker/Spider-Man, il nostro ‘amichevole Supereroe di quartiere’, il quale, dopo gli eventi di Avengers: Endgame, deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima.
Il film espande l’universo cinematografico di Spider-Man, portando Peter Parker fuori dal suo ambiente familiare e dalla sua casa nel Queens, a New York, e catapultandolo attraverso l’Europa, da Londra a Berlino e Venezia, in occasione di quella che dovrebbe essere una vacanza scolastica, con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo, ma che diventerà la sua più grande sfida nonché la più epica avventura di sempre.
Ma Spider-Man non può essere un normale adolescente: ha delle responsabilità verso il mondo, specialmente adesso, e così, i propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali, ognuna delle quali rappresenta uno dei quattro elementi, Terra, Aria, Acqua e Fuoco, che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Oltre al protagonista Tom Holland, che torna ad interpretare Peter Parker/Spider-Man, e Jake Gyllenhaal, al suo esordio in un cinecomic nel ruolo di Mysterio, nel cast del film troviamo anche Samuel L. JacksonZendayaCobie Smulders, Jon Favreau, JB Smoove, Jacob Batalon, Martin StarrMarisa Tomei.

Gli avvenimenti di questo nuovo capitolo Marvel, partono dalla tragica (ed eroica) scomparsa di Iron Man. La gente si domanda chi sarà il suo sostituto e tutto, all’interno del film, sembra voler puntare il dito verso il giovanissimo Peter Parker, che più che elevarsi a salvatore del mondo, vorrebbe godersi la sua gita scolastica e vivere le problematiche di un sedicenne in piena crisi ormonale (e ci mancherebbe…). Il dovere, che veste i panni di Nick Fury, lo chiama: la Terra è stata attaccata da mostri che rappresentano i quattro elementi naturali e che hanno come fine la distruzione del pianeta. I restanti Avangers sono irrintracciabili, l’unico disponibile è “bimbo ragno” e un nuovo supereroe, Mysterio, giunto dal pianeta Terra di un altro multi verso.

Tony Stark ha anche lasciato in eredità a Peter degli occhiali che contengono un sofisticato sistema di intelligenza artificiale chiamato E.D.I.T.H., ovviamente sono il perno centrale della storia, ma non vi dico altro onde evitare spoiler.

Il film è bello, nulla da dire. La storia è sorprendente, ricca di azione e contiene diversi colpi di scena che lasciano a bocca aperta. Gli effetti speciali sono fantastici, anche se mancano i combattimenti vis-à-vis; è tutto un crollo di palazzi, una distruzione di luoghi e bla bla…

Il problema fondamentale è uno, ovvero il suo protagonista: Peter Parker. E non per la sua giovane età, ma a causa del contesto in cui gli autori ci vogliono buttare, un teen drama marchiato Marvel.

Peter ha sedici anni e, come giusto che sia, vive le prime cotte, i primi amori; è un adolescente che vuole abbracciare con entusiasmo la grande responsabilità che possiede, ma allo stesso tempo vuole vivere la vita di un ragazzo di sedici anni, divertirsi, passare una serata con una ragazza. Nel primo film c’era il ballo scolastico, in questo la gita, che serve per dare un senso al “far from home”… ma che ci porta comunque lontani da quello che vorremmo vedere: un film degli avengers. Non basta una minaccia aliena o un Nick Fury per renderlo tale, si ha anche bisogno di personaggi adeguati.

Questa versione giovane di Spiderman è senza alcun dubbio fresca, brillante e divertente, ma non è quello che mi aspetto, non dopo aver conosciuto personaggi come Captain Marvel, Iron Man, Thor, Captain America, il soldato d’inverno, Black panther, e via dicendo. Tutti questi hanno una storia importante alle spalle, sono completi e, soprattutto, maturi. Lo Spiderman di quartiere, il ragazzino che combina guai cercando in qualche modo di risolverli seminando distruzione ovunque, non è all’altezza, nonostante sia coraggioso, intelligente e riesca in imprese eroiche.

Ha più senso il film Spiderman- Home coming in cui, nonostante sia il protagonista, viene trattato come un contorno della storia “generale”. Tony Stark gli ha fornito gli strumenti per diventare un Avangers, e lui, in modi piuttosto opinabili, si sta “addestrando” per essere tale. La figura di Iron Man è sempre presente, e il capitolo a lui dedicato serve per capire la storia dell’uomo ragno e come diventa un Avangers. Far from home è, invece, un sequel importante e il suo protagonista non è all’altezza della situazione. E questo sentore di personaggio inadeguato al ruolo che gli si vuole cucire addosso, lo hanno creato le storie stesse che vedono la sua presenza. Più volte viene soprannominato “bimbo ragno” e non mancano occasioni che ci ricordino la sua inesperienza data dalla giovane età, per non parlare poi del protocollo “triciclo”. Alla fine si dimostrerà essere maturo e intelligente… ma, perdonatemi, io non ce la faccio a seguire le vicende di un adolescente di sedici anni, diversamente avrei guardato Hannah Montana. Il target a cui punta questo film è composto da un pubblico giovane e, sicuramente, se avessi avuto quindici anni, mi sarei entusiasmata etichettandolo come straordinario.

Spiderman- Far from home è un film dalle due valutazioni:

Se lo consideriamo da un punto di vista puramente cinematografico, come già detto,  è un film bello, ricco di azione, coinvolgente, divertente ed entusiasmante.  Merita perciò quattro tazzine (su cinque) .

Se invece, lo andiamo a inserire all’interno del calderone Marvel, considerando tutti i film, i vari personaggi che si sono susseguiti e le storie che hanno interpretato… il voto scende inesorabilmente. Incasellato come sequel di Avangers di end-game, merita un tristissimo e forzato due:

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8 commenti

  1. Mi chiedo come possa piacere tanto (viaggia verso quota 10milioni nelle sale italiane).
    Ma il guaio è che non sono un adolescente. Se lo fossi potrei immedesimarmi nell’insicuro Peter che fa quello che può con l’aiuto dell’indispensabile aiutante-magico
    Alla prossima reincarnazione lo voglio anch’io l’Aiutante!!!!

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  2. Spidey è un ragazzino, normale che non sia sicuro ed abbia nostalgia di Iron Man… gli faceva da padre (i genitori di Peter sono stati assassinati per motivi politici, basta leggersi il fumetto). Bella la figura di Mysterio (adoro i Sinistri Sei nel fumetto) e gli Elementali sono top. Avvoltoio però non si supera, il villain del precedente film.

    Spiderman piace, secondo me, perchè è puro… in quanto giovane, inesperto ma coraggioso. Un po’ come Hulk: piace perchè è un eroe puro.

    Piace a 1 persona

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