Daredevil: recensione semi seria di una serie tv fantastica

Ho sempre snobbato Daredevil e sono decisamente in ritardo nel parlarne, se si considera che la seconda stagione è uscita nel 2016, ma poco importa.

Dopo aver divorato The Punisher, non sono riuscita ad aspettare che uscisse la nuova stagione e sono andata alla ricerca di una serie che raccontasse altre sue vicissitudini. Sono finita- a malincuore- su Daredevil e, dopo averla vista, ne sono rimasta estasiata. Il diavolo rosso di Hell’s Kitchen, sono sincera, non rientrerà mai nella rosa dei miei supereroi preferiti, anzi, quando le prende di santa ragione (soprattutto da Frank Castle) gongolo, ma tutto quello che gira intorno al suo personaggio è degno di nota. Potevo, quindi, non esprimere il mio parere a riguardo? Certo che no!

Perciò, per chi avrà voglia di continuare a leggere, di seguito la mia recensione semi-seria!

Buona lettura!
😀

Chi è Daredevil

Daredevil, anche conosciuta come Marvel’s Daredevil, è l’adattamento dell’omonimo fumetto con protagonista Matt Murdock/Daredevil lanciato dalla casa editrice statunitense Marvel Comics nel 1964. Il personaggio è stato creato dall’autore Stan Lee e dall’artista Bill Everett con la collaborazione di Jack Kirby.

Prima Stagione

La prima stagione è composta da 13 episodi ed è stata pubblicata dal servizio on demand Netflix il 10 aprile 2015.

Trama

In seguito ad uno spaventoso incidente nel quale è rimasto coinvolto da bambino, Matt Murdock ha perso la vista ma i restanti sensi ne sono usciti potenziati. Diventato un avvocato, Matt avvia uno studio legale nel malfamato quartiere newyorkese di Hell’s Kitchen insieme all’amico e collega Foggy e alla coraggiosa segretaria Karen Page. Di notte, però, Matt scavalca il sistema giudiziario ed usa le sue straordinarie abilità nei panni di un violento vigilante che diventerà noto come Daredevil.

Cast

Charlie Cox (Matt Murdock), Deborah Ann Woll (Karen Page), Elden Henson (Foggy Nelson), Rosario Dawson (Claire Temple), Vincent D’Onofrio (Wilson Fisk) , Ayelet Zurer (Vanessa Marianna), Bob Gunton (Leland Owlsley), Toby Leonard Moore (James Wesley), Vondie Curtis-Hall (Ben Urich)

Seconda Stagione

La seconda stagione, composta sempre da 13 episodi, è stata distribuita il 18 marzo 2016 su Netflix.

Trama

Dopo aver sconfitto Wilson Fisk, la vita di Matt Murdock sembra scorrere serena, sempre sdoppiata nei ruoli di avvocato difensore dei più deboli e Diavolo custode del quartiere di Hell’s Kitchen. Purtroppo però la quiete è destinata a durare poco quando un nuovo vigliante soprannominato The Punisher, giustizia senza processo i malviventi di New York. L’incontro con questo particolare personaggio porterà Daredevil a riflettere sul suo ruolo di salvatore e protettore degli indifesi. Come se non bastasse il ritorno di Elektra, sua vecchia fiamma, sembra riportare a galla l’oscurità tanto combattuta in precedenza da Matt.

Cast

Charlie Cox (Matt Murdock), Deborah Ann Woll (Karen Page), Elden Henson (Foggy Nelson), Rosario Dawson (Claire Temple), Jon Bernthal (Frank Castle), Elodie Yung (Elektra Natchios), Royce Johnson (Brett Mahoney), Scott Glenn (Stick), Michelle Hurd (Samantha Reyes)

Parto subito dicendo che Daredevil è una serie bella. Una di quelle che non ti annoia, che riesce a mantenerti con il sedere sul divano per scoprire cosa accadrà, in grado di stuzzicare la curiosità. Insomma, una signora serie tv.

La storia è ricca di arzigogolate sotto trame che riescono ad essere chiare senza ingarbugliarsi troppo fra di loro. I personaggi sono tutti ben caratterizzati psicologicamente e le interpretazioni sono magistrali. Sceneggiatura impeccabile, una fotografia fantastica fatta di toni scuri che donano quel giusto grado di drammaticità. Il contesto in cui si svolge è ben delineato, così come i ruoli interpretati. Ogni episodio è carico di azione e pieno di combattimenti mozzafiato. Il tutto è ben dosato, regalando così allo spettatore un mix di elementi dove nulla eccede e niente annoia.

Quando si ha fra le mani un prodotto del genere è difficile parlarne, perché quanto scritto è già esaustivo. Bisognerebbe concludere, senza dilungarsi troppo, scrivendo: guardativilla! Però, siccome in questo salotto ci vantiamo di essere dei perfezionisti (altresì detti… cac@ca$$i), sono riuscita a trovare qualche elemento negativo. Elementi che, tengo a sottolinearlo, sono legati al mio gusto personale, e che non rappresentano dei difetti oggettivi della serie.

Perciò, di seguito, vi parlerò di quelle cose legate alla storia di alcuni personaggi che mi hanno divertito o che mi sono sembrate assurde.

Hell’s Kitchen

Mi sembra doveroso partire dal luogo che fa da sfondo a tutte le vicende, il malfamato quartiere newyorkese:  Hell’s kitchen. Questa città, per qualche assurdo motivo, è amata all’inverosimile sia da Matt Murdock che da Wilson Fisk.  Presumo che, da qualche parte, sia nascosta la bocca dell’inferno dalla quale non escono satanassi, ma malviventi di diverso genere: oggi sforna bikers nervosi, domani si inventa una nuova mafia di vattelapesca. La sua popolazione pare che sia composta per il 95% da delinquenti. Il restante 5% è rappresentato da Murdock, i suoi amici e neonati che ancora non sanno che nel prossimo futuro diventeranno boss malavitosi.

Daredevil-Matt Murdock

Daredevil, nonostante la serie porti il suo nome, non è sempre il protagonista. A volte sembra una figura mascherata che, mentre gli altri portano avanti le trame della storia, compare per picchiare gente. Una specie di manesco contorno. Lo possiamo anche definire come una comare di paese violenta che cerca di estorcere “pettegolezzi” da persone prese a caso. Lui va a caccia di informazioni e nel mentre fa innamorare tutte le donne presenti. Donne alle quali sistematicamente infrangerà il cuore e delle quali sembra essere innamorato nello stesso momento. Vuole fare il super eroe, ma è dilaniato dal conflitto interiore causato dal suo essere profondamente cattolico: riduco la gente in fin di vita, però non la uccido. Sono il giudice e la giuria. So cosa è giusto e cosa è sbagliato. Obbligo gli altri a seguire il mio modus operandi. Signore perdonami per quello che sto facendo.

Qualcuno ha anche l’ardire di definirlo un martire, ci manca solo che lo acclamino per farlo diventare un santo, ma per fortuna è ancora vivo. Il pericolo è solo posticipato.

Daredevil non mi piace come supereroe, sin dal primo momento ho provato una forte sensazione di antipatia nei suoi confronti. Forse a causa del suo essere un finto bigotto, o perché si eleva a giudice inquisitore mandando all’aria amicizie, lavoro e relazioni per un ruolo che si è imposto di ricoprire. Non mi piace.

Karen Page

Karen Page

Karen Page è l’amica che nessuno vorrebbe avere. Non perché sia una di quelle che ruba il marito o chissà che. No, no. Se conosci Karen Page, tu muori, lei sopravvive. Le persone accanto a lei cadono in maniera indicibile, se non vengono trafitte dalla spada avvelenata di un ninja, state pur certi che si beccano un proiettile che li deturpa a vita. Insomma è una calamita di malintenzionati. Quando suona il telefono per un’emergenza, la polizia già sa che è lei:” Chist è sicuro Caren Peig”, tant’è che si vocifera che nella prossima stagione avrà una linea dedicata.

La nostra dolce attira guai, forse anche a causa di questa sua caratteristica, piange e si dispera per il 90% della serie, nella restante parte la possiamo ammirare svenuta.

E permettetemi una piccola nota puramente estetica: ma chi ha scelto il suo orribile smalto color fanghiglia? Ma, chessò, un banalissimo rosso non andava bene? Perché farla passare per una che ama scavare nella melma? Ma…boh!

Wilson Fisk

La vera star della prima stagione è lui: Wilson Fisk. Ho odiato così tanto questo personaggio da amarlo all’ennesima potenza. Lo so che come discorso risulta contorto, ma è così. Sin dalla sua prima apparizione, osservandolo mi dicevo:” ma chi è? L’ho già visto da qualche parte“. Leggo il cast e chi ritrovo? Vincent D’onofrio, che per me rimarrà sempre il soldato Palla di lardo torturato psicologicamente dal dispotico sergente Hartman. La sua interpretazione è spettacolare: un calmo omaccione dall’animo sensibile che si trasforma in un temibile Mister Hyde, facendo uscire fuori un impeto e un’ira pazzeschi quando qualcosa non va come dovrebbe. Wilson Fisk è cattivo, subdolo, spietato. Un villan spettacolare e del quale si sente la mancanza nella seconda stagione, nonostante le aggiunte di Punisher ed Elektra.

The Punisher – Frank Castle

Arriviamo al mio personaggio preferito, che è anche il vero motivo per cui mi sono convinta a guardare Daredevil: Frank Castle alias The Punisher. Mi viene un po’ difficile parlare di lui, perché Frank arriva ad Hell’s Kitchen e, a parte qualche interazione con i protagonisti, si fa i fatti suoi. La sua storia è slegata da quella di Daredevil, viaggia su un binario opposto. Si muove per la città in cerca di verità e vendetta. Stop. La sua comparsa serve a movimentare di più la storia, donandole quella venatura- a tratti- splatter che ancora mancava e andando ad introdurre il tema della vendetta. Jon Bernthal sembra essere nato per ricoprire i panni del punitore, anche se-ennesima nota personale-ha la faccia tumefatta per quasi tutta la durata della serie e ha una ripresa fisica da far invidia a Wolverine.

Personaggi Vari

Una breve carrellata di alcuni personaggio dei quali non posso evitare di dire qualcosa: Leland Owlsley è uno che parla troppo. Parla, parla, parla. Ed è palese che dietro le sue mille parole nasconde la sua immensa codardia. Elektra è sullo stesso piano di Daredevil: una guerriera che suscita antipatia, ma è proprio il suo personaggio che è costruito così, perciò gliela perdoniamo. Arrapata come una scimmia bonobo, dà un sacco di filo da torcere ai cattivi. Promossa a pieni voti.

E infine James Wesley, che mi ricorda fisicamente un ragazzo con cui uscivo…. bocciato, non ci piacciono i pinguini tutto fare.

Conclusioni

Ricapitolando: Daredevil è una serie bella, ricca e ghiotta.

La storia coinvolge completamente lo spettatore e tutto è ben strutturato: personaggi, ambienti, story line. Risulta davvero difficile riuscire a trovare dei difetti. La prima stagione la si può definire “completa” e questo grazie alla presenza di Wilson Fisk, che è il vero protagonista dei primi 13 episodi.  Nella seconda, invece, manca un cattivo ben definito. Si saltella fra varie minacce: la Mano, Wilson Fisk, Black Fish. Ciò forse la indebolisce un po’ strutturalmente, ma comunque rimane una stagione bella, senza difetti evidenti.

Daredevil non è una serie per chi ama il binge watching, è così ricca di trame che viene difficile guardare più di due episodi per volta. Va assaporata con calma, anche perché, diversamente, risulterebbe troppo pesante da vedere. Le vicende non hanno ritmi frenetici, tutto si svolge in tempi abbastanza diluiti.

Consiglio la visione a tutti gli amanti dei fumetti Marvel, o comunque a chi voglia vedere una serie coinvolgente, ricca di azione e combattimenti mozzafiato.

Guardatela, non rimarrete delusi!

Sono sincera, ho tolto una tazzina a causa di Karen Page!

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19 commenti

  1. Non c’entra col post, ma volevo condividere il mio disappunto circa l’indecifrabile mistero per cui non ricevevo più notizia dei tuoi post. Ho rifatto il follow per cui (attenta! non cannare!) d’ora in avanti dovrei (prudente condizionale) essere finalmente e di nuovo al corrente dei tuoi exploit (fremiti letterari? li chiamiamo così?)
    Sorriso da orecchio a orecchio!, ciao! 🙂

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  2. Una piacevole e e inaspettata sorpresa insomma 🙂
    Bella recensione, fai venir voglia di vederlo 🙂
    Al momento sono “impregnato”, con mio cugino, con “la casa di carta”, ma appena finito gli do un occhiata 🙂
    p.s. Vincent D’Onofrio ero ormai abituato a vederlo (law & order) con i capelli, fa strano (ri)vederlo senza 😀

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      • mmh in effetti mi chiedevo come mai non lo avessi recensito, per una volta che ne vedo uno 😀
        Dunque, in generale mi sta piacendo 🙂 è uno di quei telefilm che quando vedi una puntata ti vien voglia di veder la successiva 🙂
        Certo tocca chiudere un occhio su certe forzature , certe situazioni un po’ troppo ad incastro, ma nel complesso ho visto di peggio 😀 e anche tu hai visto di peggio 😀
        Devo anche dire che mi ritrovo in uno dei personaggi; quando mi capita questo, anche nei libri, mi rende più benevolo e più interessato all’opera 🙂
        Ah, considera che in linea di massimo è abbastanza lindo, pulito, dall’animo buonista, non è un “the following”
        Per finire son considerazione di metà telefilm, poi magari cambieranno in meglio o in peggio… vederemo 😀

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      • Hola 🙂
        Ieri sera abbiamo, io e mio cugino, visto le ultime tre puntate…
        In definitiva è un telefilm discreto 🙂 come già detto ci son incastri un po’ forzati, qualche situazione poco coerente, eccessivamente melenso a tratti (sarà il retaggio delle soap opera spagnole? 😀 ) e occasionali richiami, anche se leggeri, a qualche film
        Ci son un buon numero di colpi di scena ma alcuni so prevedibili (tu sei il maestro jedi delle serie tv.. li sgammerai tutti :D)
        Globalmente, come solitamente un innamorato, promette forse un po’ di più di quello che mantiene
        Nonostante i difetti resta però un telefilm godibile, scorrevole, piacevole da vedere 🙂

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      • Mi deleghi l’incombenza? 🙂
        Ok mi assumo la responsabilità, cosi almeno se non ti piace sai con chi prendertela 😀
        Secondo me una possibilità puoi dargliela, anche perché alla fine basta guardare la prima puntata 🙂 se ti viene voglia di andar avanti, se ti incuriosisce il piano e vuoi vedere come si sviluppa, allora ti può piacere nonostante qualche difetto più o meno evidente …

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  3. La terza stagione promette faville.
    Benvenuta del Wilson Fisk Fan Club (che gran personaggio e con un interprete eccezionale)!
    Nemmeno una riga dedicata a Foggy? Suvvia, poverino! Meglio avere come amico lui che la porta sfiga Page, questo è sicuro!

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