Tempo fa mi ero ripromessa che non avrei più comprato screenplay, però ci sono giuramenti fatti per essere infranti, poiché determinati libri si prendono più per dovere che per piacere. Ed è il caso di Animali fantastici: I crimini di Grindelwald, sceneggiatura dell’omonimo film. Il libro altro non è che un prelibato “oggetto” per i collezionisti più sfegatati, non aggiunge e non toglie niente al film, proprio come il suo predecessore, e non può mancare nella libreria di un potterhead.
Titolo: Animali fantastici. I crimini di Grindelwald. Screenplay originale
Autrice: J. K. Rowling
Casa Editrice: Salani (3 dicembre 2018)
Numero Pagine: 287
Trama: Animali Fantastici e dove trovarli si era chiuso con la cattura del potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald, con l’aiuto di Newt Scamander. Tenendo fede alle sue minacce, Grindelwald riesce a fuggire; comincia a radunare seguaci, in gran parte ignari del suo vero progetto: portare al potere i maghi purosangue e sottomettere tutti gli esseri non magici. A sventare il folle piano di Grindelwald ci sarà il giovane Albus Silente, pronto a reclutare tra le sue file l’ex studente Newt e la sua sgangherata squadra d’oltreoceano. I fronti sono ormai schierati; l’amore e la lealtà verranno di nuovo messi alla prova, senza risparmiare amici e familiari, in un mondo magico sempre più diviso.
Questo libro è la sceneggiatura integrale di Animali Fantastici. I Crimini di Grindelwald, il secondo di una serie di cinque film, con l’attore premio Oscar Eddie Redmayne nei panni del Magizoologo Newt Scamander. Ambientata tra New York, Londra e Parigi nel 1927, nello stesso mondo in cui qualche decennio dopo avrà inizio la saga di Harry Potter, questa storia di mistero e magia rivela un nuovo, travolgente capitolo del Magico Mondo di J.K. Rowling.
Il libro è curato nel dettaglio. La copertina è molto bella: “gommosa” al tatto e di un verde brillante. Le lettere dorate del titolo, invece, sono in rilievo. Il testo di ogni pagina è incorniciato e il libro è ricco di illustrazioni. È abbastanza evidente come, sia la copertina che le illustrazioni, siano basate su elementi e creature della storia. Lo stile utilizzato richiama l’Art Nouveau degli anni venti del Novecento, ed è lo stesso che troviamo all’interno del film.
Il progetto grafico è stato affidato allo studio londinese di design MinaLima, i cui fondatori sono stati i graphic designer di entrambi i film della serie Animali Fantastici (saga composta da cinque capitoli) e di tutti e otto i film della serie di Harry Potter.
Fare una recensione della storia contenuta al suo interno viene difficile, perché il libro è una sceneggiatura, quindi è composto solo da dialoghi. Vi rimando però alla recensione dell’omonimo film: clicca qui per leggerla.
Consiglio il libro a tutti i fan di Harry Potter e a chi vuole fare un regalo, sicuramente questa è un’edizione che merita encomi per quanto è curata. Consiglio anche di leggerlo in seguito alla visione del film, poiché vengono riportati solo i dialoghi degli attori, mancano le descrizioni degli ambienti e delle situazioni, diversamente è difficile seguire la trama.
E non dimenticate che avete fra le mani una sceneggiatura, e non una storia romanzata in cui potervi immergere per ritrovare un po’ della magia della famosa saga che l’ha preceduta.
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Mi viene da dire che la tua scrittura sia notevomente migliore rispetto a quella delle opere a cui ti sottoponi 🙂 Sarà che sono a lettura inoltrata di Guerra e Pace, abbastanza da prevedere che, arrivato alla parola Fine, per me niente più sarà come prima. 🙂
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Ci vuole coraggio a leggere Guerra e Pace, io ci provo da un sacco, ma mi blocco sempre.
Ti stimo! 😀
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Grazieeee!:-) Però, credimi, ne vale la pena. È universale, al di là del tempo. È un affresco dove pure ogni singolo personaggio si staglia, approfondito. Catalogarlo narrativa è limitarlo!
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e lo so… solo che io e la letteratura russa viaggiamo su due binari diversi. Forse non sono ancora pronta…
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Ti dirò che se si parla di letteratura russa e si cita, come avviene, Bulgacov (Il Maestro e la Margherita), mi trovi gemello al tuo giudizio. Me l’hanno decantato in tutte le salse, conoscenti-blog e critica ufficiale. Ma in questo caso non mi limito a dire che non sono pronto (non essere così umile eddai!:-) ), ma quel libro non lo prenderò mai più in mano. Qui, però Tolstoi (e anche Cecov, da non dimenticare) se vai oltre ai costumi dell’epoca e ai modi, scopri che è anche di un’attualità insospettabile. Sotto più aspetti. Ci ritrovi perfino comportamenti analoghi a quella che la Politica nostra nazionale e non solo.
Nota: anche Dostojevski, che accostai anni fa da ragazzo, lo… temo!:-) Un altro su cui riesco bene a capirti 🙂
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Il maestro e Margherita sto cercando di leggerlo da diverso tempo…. e ci riuscirò! 😀
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