Game of thrones [8×4]: What a fuck?

***Avviso ai naviganti***

La seguente recensione è piena di spoiler
Buona Lettura

Non sono solita recensire le singole puntate di una serie tv, ma con il trono di spade ho deciso di fare uno strappo alla regola. Gli episodi escono con cadenza settimanale, e quest’ultima stagione, preannunciata epica, mi sta deludendo sotto vari aspetti… e quindi mi devo sfogare!

Dopo la battaglia con gli estranei, capitanati dal re della notte, è tempo di fare due conti: gli eserciti sono stati dimezzati, Rhaegal è ferito e i restanti soldati sono stanchi e malmessi.

Nonostante uno (pseudo) morale basso, si festeggia la vittoria, e prima che Daenerys esprima il suo volere, li ritroviamo tutti a banchettare e a fare baldoria. L’unico che presenzia solo per mangiare è Il Mastino, che giustamente fa notare come l’aria che si respira abbia ancora l’odore dei corpi bruciati. Le perdite sono state tante e alcune molto sentite: Jorah Mormont, Edd, Beric Dondarrion, un’armata di dothraki, Lyanna Mormont, Theon.

Ma the show must go on

Dopo i festeggiamenti, qualcuno ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe (e non solo): Jaime e Brienne consumano- finalmente- il loro amore; il povero Tormund, con il cuore spezzato dal palese rifiuto di Brienne, si consola andando a copulare; Arya riceve una proposta di matrimonio da Gendry, che durante il banchetto è diventato Lord di Capo tempesta, ma la declina in quanto lei non è una lady; Il Mastino ha uno scambio di battute con l’uccelletto Sansa; Daenerys chiede a Jon di non rivelare a nessuno la sua vera identità in modo da salvaguardare il trono e poter vivere la loro storia d’amore; Bronn, assoldato da Cersei per uccidere i fratelli, arriva come se avesse le chiavi di casa, minaccia Tyron e Jaime con una balestra enorme, tira fuori un accordo e va via.

Il trono di Spade sta diventando una vera e propria ossessione per Daenerys. Deve ancora sconfiggere Cersei, e pensa che Jon potrebbe diventare un grosso ostacolo in quanto, oltre a essere un erede legittimo, è ben voluto dal popolo. Inoltre si sente poco amata, e al nord non la fanno sentire a casa.

Nonostante le sorelle Stark esprimano il loro parere negativo sul far partire l’esercito, provato dall’ultima battaglia, Daenerys impone il suo volere e decide che bisogna marciare subito alla volta di Approdo del Re, perché più tempo passa e più il nemico diventa forte. Dalla sua ha Jon, che ormai è uno zerbino accondiscendente.

Vanno ora in scena i due momenti più what a fuck ? della storia delle serie tv:

WTF? #1

Gli eserciti si preparano alla partenza. Quando Tormund si congeda da  Jon, quest’ultimo ne approfitta per affidargli Spettro. L’addio fra i due è dei più freddi della storia, né una carezza, né un abbraccio. Jon sale sul suo cavallo e guarda con sguardo severo il metalupo che lo osserva guaendo. Questa freddezza è del tutto gratuita, dato che il povero Spettro, per combattere la battaglia di Jon, si ritrova anche con un orecchio mozzato. Secondo me, se Jon vivesse nei nostri tempi, sarebbe uno di quegli str*nzi che abbandona il proprio cane attaccato con una corda ad un palo per strada sotto il sole, perché c’è il cucciolo nuovo (il drago in questo caso). Una scena veramente pietosa.

WTF? #2

Prima di partire, Jon, che da quando si è innamorato ha fatto un’involuzione, parla con le sorelle, le quali non vedono di buon occhio Daenerys e la sua ossessione per il trono. Jon, stile bimbo di cinque anni, chiede loro di mantenere un segreto facendole giurare: “Fate giurin giurello altrimenti non vi dico nulla. Io non sono uno Stark, io sono Aegon Targaryen e mi sono innamorato di mia zia”. Ovviamente, dopo trenta secondi, Sansa racconta tutto a Tyrion, il quale lo dice a Varys.

Si parte per Approdo del Re, gli eserciti si dividono: uno via mare, capitanato da Daenerys che dall’alto controlla (per modo di dire) la situazione con Drogon e Rhaegal; l’altro via terra con Jon Snow. Dany svolazza con i suoi draghi. La mamma dei draghi è compiaciuta che il suo figlioletto, uscito un po’ scassato dalla battaglia contro gli estranei, si stia riprendendo.

Quando ecco arrivare tre dardi che, con una precisione millimetrica, si conficcano nei punti vitali di Rhaegal facendolo cadere esanime in mare. A uccidere il drago è stato Euron Greyjoy, che nascosto con la sua flotta, attendeva il loro l’arrivo per tendere un agguato con le sue nuovissimi armi: gli scorpioni.

Vengono distrutte diverse navi e Missandei rapita. Le truppe di Danerys “naufragano” su Roccia del drago. Lo spettatore pensa che sta per essere combattuta una prima battaglia proprio su quelle spiagge, ma non accade nulla. Euron era solo uscito per un giro in barca con gli amici, a quanto pare.

Nel frattempo Sansa viene avvisata dell’attacco a sorpresa e Jaime decide di abbandonare Brienne, in fondo era tutto un fuoco di paglia, e raggiungere Cersei ad Approdo del Re. Daenerys è sempre più convinta di attaccare facendo una strage, poco importa se Cersei ha messo come scudo il popolo. Inizia così ad aleggiare il dubbio che la distruttrice di catene brami il potere più di Cersei e che, per ottenerlo, sia disposta a diventare più folle del padre. Si inizia a preparare il terreno per un tradimento nei confronti di Daenerys. Al nord la quasi folle regina non ha consensi, Sansa le ha chiaramente detto che non si inginocchierà a lei; Il ragno, fedele solo al reame, percepisce che la regina è disposta a tutto pur di raggiungere il trono, anche ad uccidere la popolazione innocente che Cersei ha radunato all’interno della fortezza rossa come scudo; Arya si è schierata contro di lei. Le restano accanto un titubante Tyron e zerbino Jon.

Con un pugno di uomini, il drago parcheggiato poco più dietro, Danerys va alle porte della città. Li vediamo recarsi dalla regina in carica a dirle: “Il trono è mio, vai via”.

La moltitudine di scorpioni che troneggiano sulle mure sono puntati contro di loro, l’esercito è schierato. Conosciamo Cersei e sappiamo come sia priva di scrupoli, ci aspettiamo che possa infischiarsene delle “regole della guerra” e farli fuori. Tutti i suoi nemici sono là, sotto tiro, e le nozze rosse ci hanno insegnato che vederli morire con una freccia conficcata in testa non sarebbe così assurdo. Ma non succede nulla. I rispetti primi cavalieri parlano fra di loro, non giungono a una conclusione perché ovviamente ognuna vuole il trono per sé.

WTF? #3

Tyron è protagonista dell’ennesima scena what a fuck? poiché prova a far ragionare Cersei chiedendole di arrendersi. In questo frangente credo che una buona fetta di spettatori si sia sentita in imbarazzo per l’eccessiva ingenuità del folletto: per otto stagioni Cersei è stata l’artefice dei crimini più efferati, per il trono ha visto morire uno dopo l’altro i suoi figli, e lui cosa fa? Le chiede di cedere la corona. Ma…. what a fuck?

Cersei, dal canto suo, essendo in una posizione di vantaggio, prima fa scendere qualche lacrimuccia e poi lancia un potente Fuck Yeah facendo decapitare Missandei.

Prepariamoci alla guerra, gente!

Considerazioni

L’ottava stagione de Il trono di spade sta facendo discutere i suoi fan. C’è chi è contento di come stia andando la storia; e chi, come me, è profondamente deluso. Il quarto episodio è uno dei più brutti andati in onda sin ora. Rappresenta un agglomerato di scelte che lasciano a desiderare e di situazioni mal gestite. La freddezza di Jon nei confronti di Spettro; il “ti svelo un segreto, ma non dirlo a nessuno“; Daenerys che si scaglia frontalmente contro Euron, al posto di fare il giro e attaccarlo da dietro. Caspita, sta volando sopra un drago, fa qualcosa di sensato! Già viene assurdo pensare che non sia riuscita a vedere la flotta nemica. La morte banale di Rhaegal, che sopravvive al Re della notte, ma cade colpito da tre arpioni. Ma solo io mi sono chiesta perché non abbiano abbattuto Drogon, dato che Daenerys era sopra di lui?

Tutte queste scene sono delle scelte banali e arrangiate, soprattutto dopo che abbiamo visto la vera potenza degli espedienti narrativi raccontati nel corso di sette stagioni. Sembra che ora le cose accadano perché si deve arrivare velocemente alla fine, e quindi non vengono curati i particolari. Mancano le macchinazioni machiavelliche alle quali eravamo abituati, le strategia di guerra, i colpi di scena. Le vicende narrate sono prevedibili, e gli espedienti banali e forzati.

Evoluzione (e involuzione) dei personaggi

Molti dei personaggi deludono, primo fra tutti Jon Snow. In quattro puntate non è riuscito ad affermarsi in nessun ambito, girovaga dicendo che non vuole il trono ed è palesemente dilaniato dall’amore che prova nei confronti della zia. Il dio della luce lo ha resuscitato per qualche motivo,ma ancora nessuno ha capito quale sia. Inoltre il suo essere assoggettato a Daenerys, quando è evidente che non è corretta e giusta come ha sempre millantato, lo fa involvere conferendogli di diritto il titolo di zerbino di grande inverno. Non è capace di schierarsi e si lascia trascinare dagli eventi, non è più il personaggio che abbiamo amato nelle scorse stagioni.

Sansa e Arya sono evolute, hanno abbandonato la loro ingenuità e da personaggi deboli, sono diventate forti e determinate. Daenerys ha subito un’evoluzione negativam consona al suo personaggio. Qualcuno dice che sia preda della pazzia, ma in realtà il suo obiettivo, nel corso della storia, è sempre stato quello di bruciare la città. Non meraviglia quindi sentirle fare determinati discorsi. Cersei invece, che è diventata una comparsa, mantiene fede al suo essere.

In una scena, durante un dialogo, cercano di dare un senso a tutta la storia del dio della Luce, la presenza di Melisandre e del gruppo capitanato da Thoros di Myr. Il loro scopo era sconfiggere il re della notte che, se avesse vinto, avrebbe portato le tenebre. Una volta sconfitto, l’obiettivo è stato raggiunto e le pedine usate per portare a termine questa battaglia abbandonate al loro destino. Cersei è un nemico mortale, non interessa al dio della Luce, il quale però ha fatto resuscitare Jon Snow, che attualmente è ridotto a un mero zerbino. Restano solo due puntate e credo che tutti speriamo che vengano date le risposte che cerchiamo e che Jon si riabiliti come personaggio. Altrimenti, credo che i due registi dovrebbero fare un mea culpa e auto fustigarsi per i prossimi decenni per aver rovinato un’opera che stava entrando di diritto nella storia delle serie tv.

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