Buongiorno bella gente!
Ritorna la rubrica del martedì: Teaser Tuesdays 🙂
Ecco le regole:
- Prendi un libro che stai leggendo
- Apri in una pagina a caso
- Condividi un breve spezzone di quella pagina (Teaser)
- Attento a non fare spoiler!
- Riporta anche il titolo e l’autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro wishlist se sono rimasti colpiti dall’estratto.
Il teaser di oggi è tratto da Mi innamoravo di tutto, libro scritto da Stefano Zorba e che sto leggendo per la rubrica Passi d’autore:
Qualche ora dopo che il figlio di puttana mi ha lasciato l’ultima volta
hanno spento le luci. Nessun rumore in questo sotterraneo. Nelle
narici solo odore di polvere e sangue. La polvere dell’abbandono
e il mio sangue rappreso, sulla pelle e sugli stracci che indosso.
Anche questa è una tecnica di tortura preparatoria. Si chiama
deprivazione sensoriale. Toglie al prigioniero ogni stimolo esterno
e dopo qualche ora cominciano la paranoia, le allucinazioni e gli
attacchi di panico. Qualcuno dice che bastano quindici minuti,
ma non sono in una vasca di deprivazione, immerso nell’acqua.
Qui a stare attenti qualche odore c’è. La mia merda e il mio piscio
in un angolo. Qualche suono. Uno dei due gorilla che si schiarisce
piano la voce nell’ombra. Una porta che in lontananza si chiude.
Il gong che mi tiene sveglio in continuazione. Posso farcela a non
impazzire, almeno per il momento. Perché ne sono convinto:
questa non è che la preparazione, le torture vere e proprie non
sono ancora cominciate. Quando crederanno che io sia pronto
verranno di nuovo. Vorranno sapere. Vorranno nomi. Facce.
Descrizioni. Luoghi. Modalità operative. Io posso resistere per
un po’, ma alla fine vinceranno loro. E quando avranno vinto io
sarò morto. Quanto può resistere un uomo senza speranza? La
volontà di sopravvivere è sempre inversamente proporzionale
al bisogno di speranza. Quanto può sopravvivere un uomo senza
speranza?
Voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Al prossimo Teaser! 😀