Dopo Mr. Mercedes e Chi perde paga, arriva il capitolo conclusivo della trilogia poliziesca dedicata a Bill Hodges a opera del maestro Stephen King: Fine turno.
Di seguito la recensione.
Buona lettura! 🙂
Titolo: Fine Turno
Autore: Stephen King
Editore: SPERLING & KUPFER (11 ottobre 2016)
Numero pagine: 475
Prezzo: Formato kindle 9,99€; Copertina rigida 16,92€
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Della stessa saga:
Mr. Mercedes
Chi perde paga (recensione qui)
Circa due anni fa ho iniziato a leggere le indagini del detective Bill Hodges.
Mr. Mercedes, primo libro della trilogia, mi ha colpito molto: avvincente, scorrevole, pieno di colpi di scena. Successivamente è arrivato Chi perde paga, che già dal titolo non promette niente di buono, rappresentando più un libro di transizione che un vero e proprio capitolo della saga. Infine, ad ottobre 2016, Stephen King decide di chiudere le danze regalandoci Fine turno, libro che ho semplicemente adorato.
Quest’ultimo si ricollega direttamente alle vicende avvenute nel primo volume, andando a sviluppare gli impercettibili input rilasciati nel secondo.
(Trama) In un gelido lunedì di gennaio, Bill Hodges si è alzato presto per andare dal medico. Il dolore lo assilla da un po’ e ha deciso di sapere da dove viene. Ma evidentemente non è ancora arrivato il momento: mentre aspetta pazientemente il suo turno, infatti, Bill riceve la telefonata di un vecchio collega che chiede il suo aiuto, e quello della socia Holly Gibney. Ha pensato a loro perché l’apparente caso di omicidio-suicidio che si è trovato per le mani ha qualcosa di sconvolgente: le due vittime sono Martine Stover e sua madre. Martine era rimasta completamente paralizzata nel massacro della Mercedes del 2009. Il killer, Brady Hartsfield, sembra voler finire il lavoro iniziato sette anni prima dalla camera 217 dell’ospedale dove tutti pensavano che sopravvivesse in stato vegetativo. Mentre invece la diabolica mente dell’Assassino della Mercedes non solo è vigile, ma ha acquisito poteri inimmaginabili, tanto distruttivi da mettere in pericolo l’intera città. Ancora una volta, Bill Hodges e Holly Gibney devono trovare un modo per fermare il mostro dotato di forza sovrannaturale. E a Hodges non basteranno l’intelligenza e il cuore. In gioco, c’è la sua anima.
Sembrava che Stephen King si fosse voluto dedicare ad una trilogia poliziesca, mettendo per un momento da parte gli elementi sovrannaturali che caratterizzano i suoi innumerevoli libri. Ma, a sorpresa, ci ritroviamo un capitolo conclusivo che mischia il poliziesco con il sovrannaturale.
La storia mantiene un ritmo serrato dall’inizio fino alla fine, ed è ricca di suspense e colpi di scena. Lo stile è fluido, le pagine scorrono velocemente catturando magneticamente l’attenzione del lettore. I suoi personaggi sono ben costruiti, il cattivo lo si odia sin dall’inizio e si tifa animatamente per lo squadrone dei buoni. Inoltre, ognuno di loro, è caratterizzato psicologicamente in maniera ineccepibile. Il finale, anche se qualcuno lo potrebbe definire scontato, in realtà rappresenta la giusta conclusione poiché va a far combaciare tutti i pezzi del puzzle, lasciando un quadro perfetto, chiaro e nitido della vicenda raccontata. Tutte le domande trovano la loro risposta e le varie situazioni vengono chiuse, qualcuna anche in modo un po’ doloroso.
Persino il titolo e la copertina del libro, a differenza del precedente, sono legatissimi alla storia. I pesciolini, che sembrano anonimi e inseriti lì per puro caso, sono il perno centrale di tutto e il titolo, che sembra non voler dir niente, si scoprirà essere ricco di significato. Ma non aggiungo altro al fine di evitare eventuali spoiler.
King nei suoi libri, con il pretesto della storia, va a trattare sempre una tematica che poi rappresenta il filo che lega il tutto, in questo caso sono il suicidio e la fragilità umana.
Insomma, se volete apprezzare la penna di Stephen King in una storia che tralascia per un momento il soprannaturale e l’horror, la trilogia dedicata a Bill Hodges è la scelta giusta.
Nonostante non abbia apprezzato tantissimo Chi perde paga, Mr. Mercedes e Fine turno sono dei libri bellissimi e avvincenti. Consiglio la saga agli appassionati del genere.
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ho amato Mr Mercedes anche se sono rimasto deluso dal finale. Ora mi hanno regalato Fine turno, lo leggerò a breve. Spero sia bello come il primo
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La trilogia prevede anche chi perde paga, che a me non è piaciuto per niente.
Fine turno invece, è molto bello!
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mi sono stati regalati entrambi, e visto quello che mi hai detto non penso che comprerò il secondo, anche se di king sono un vero fan, ne ho letti più di 50
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