I sette libri di cui mi sono sbarazzata

A volte capita di comprare dei libri che scopriamo non far parte del nostro genere preferito, o ne siamo consapevoli ma la curiosità ci divora e non possiamo fare a meno di leggere le storie che racchiudono.

Magari rimaniamo delusi, oppure non vogliamo ammettere che abbiamo letto, chessò, Piccola sporcacciona (un titolo che ho buttato a caso e che ho scoperto esistere veramente)…. e cerchiamo di nascondere questi libri dietro la collezione di Stephen King o nell’ultimo ripiano della libreria fra peluche, tazzine del tè e vecchie foto impolverate.

Qualcuno dirà: ma non li puoi buttare? Scambiare? Regalare? Bruciare?

Sì, potrei… ma lo ammetto: trovo difficile sbarazzarmi dei miei figli di carta, nonostante la consapevolezza che non li leggerò mai più in vita mia e tanto meno mi vanterò di averlo fatto.  Però lo spazio diventa sempre meno e ho- ahimè- deciso di mandare ai miei amici una foto su whatsapp con scritto:

Regalo libri

Sono così riuscita a sbarazzarmi dei seguenti volumi:

Cappuccetto Rosso Sangue di Sarah Blakley-Cartwright

Ho provato a leggere questo libro l’estate scorsa, dopo aver apprezzato l’omonimo film. Purtroppo però, quella che mi sono ritrovata fra le mani è stata una storia che non è riuscita a coinvolgermi e che ho abbandonato senza aver superato quello che io chiamo: lo scoglio delle cinquanta pagine.

Qui trovate la mia recensione a riguardo: Cappuccetto rosso sangue

Fai bei sogni di Massimo Gramellini

Fai bei sogni scritto da Massimo Gramellini è un libro che non si può di certo inserire nella lista dei libri brutti: è scritto bene, si legge velocemente, la storia è interessante. E allora perché ho deciso di sbarazzarmene? Questo libro è stato un regalo di laurea. Delle amiche di mia madre, che probabilmente non avevano la minima idea della storia che stavano per regalarmi, consigliate- forse- da qualche commessa, con un biglietto pieno di positività e auguri per un roseo e florido futuro lavorativo, mi hanno fatto recapitare: Fai bei sogni.

Siccome era il titolo del momento, piena di curiosità l’ho letto in un giorno e quando l’ho chiuso, mi sono sentita invasa da un senso di angoscia. La storia raccontata è molto triste e di sicuro ha poco a che vedere con i buoni auspici che si accompagnano ad un biglietto di auguri.

Perciò è nata in me l’inconsapevole associazione: libro triste -> Laurea e ho così deciso di disfarmene una volta per tutte.

Cinquanta sfumature di grigio di E.L.James

Ecco, questo è un titolo del quale mi vergogno e ogni volta che dico di averlo letto, sento il dovere morale di spiegare il perché.

Quando è uscito, nel 2011, si è subito gridato al fenomeno letterario. Il romanzo è diventato in pochissimo tempo un best seller. Giornali, blog, televisione… non parlavano di altro. La curiosità mi ha perciò spinta a comprarlo e a leggerlo.

Ancora oggi non riesco a capire il motivo di tanto successo. Tralasciando il genere che non è fra i miei preferiti, mi sono ritrovata fra le mani una storia scritta veramente male. Ripetizioni in ogni dove, banale, con personaggi scontati e vicende a dir poco ridicole.

Però, a mia discolpa dico che per poter criticare un libro bisogna sapere di cosa parli…. io ora lo so, anche se non è più in mio possesso.

Il tempo che vorrei di Fabio Volo

Il tempo che vorrei è stato un altro acquisto dettato dalla curiosità. Spesso, in giro su web, la gente si lascia andare in pesanti critiche su Fabio Volo, potevo non verificare la veridicità di tali affermazioni? Assolutamente no.

Non ci troviamo di certo di fronte ad un futuro Dostoevskij, però le feroci critiche che investono questo scrittore sono, secondo me, prive di fondamento. Fabio Volo ha una scrittura molto scorrevole e regala al suo pubblico quello che vuole leggere: romantici romanzi ricchi di citazioni che andranno poi a finire negli svariati post di Facebook.

In giro ci sta di peggio.

Donne di Charles Bukowski

Donne è un romanzo che non mi è piaciuto, non me ne vogliano i fan di Bukowski, ma non sono riuscita ad apprezzarlo.

La danza del gabbiano
La caccia al tesoro
di andrea camilleri

Ho provato a leggere i romanzi di Camilleri, ma con scarsi risultati.

Il Trono di Spade, Il Grande Inverno: Libro primo delle cronache del Ghiaccio e del Fuoco
di George R.R.Martin

Questo libro ha abbandonato la mia libreria solo perché è un doppione. Pochi giorni dopo che lo acquistai, i miei amici mi regalarono (sempre per la mia laurea) tutta la saga.


Per il momento la lista termina qua, ma non escludo che alla prossima sfoltita a causa della mancanza di spazio,  non ne venga stilata una nuova.

Fatemi sapere nei commenti quali sono i libri di cui vi siete sbarazzati e i motivi che vi hanno spinto a farlo.

Alla prossima!

😀

41 commenti

  1. Non ho letto nessuno di questi libri. Camilleri e Bukowski non incontrano i miei gusti, di Fabio Volo me ne è bastato mezzo per allontanarlo per sempre. Capuccetto rosso sangue l’ho evitato perché certi libri dicono già tanto con l’immagine di copertina e il titolo. Gramellini inganna veramente con quel titolo, però le Signore che te lo hanno regalato con l’intento di farti auguri belli si sono fermate al titolo. Non considero libro 50 sfumature, ho vinsto dieci minuti di film alla tv e mi è bastato. Ho letto talmente tanta fantasy eroica in tempi non sospetti che adesso ogni storia mi appare banale. 😉

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  2. Mi sono disfatto di TRE DONNE. STORIA D’AMORE E DISAMORE (è noioso oltre ogni descrizione)
    Mi dispiace dirlo perché la Maraini è donna di buon gusto. Ma stavolta ha toppato.
    Meno male che al mercato dell’usato me l’hanno pagato 3 euro.

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  3. Intanto tra amici:
    “È stata carina Giusy a regalarci dei libri”
    “Sì, poi lei se ne intende, saranno sicuramente ottimi
    “Già, non vedo l’ora di leggerlo..”
    “Anchio”
    Poveri 😀 😀 😀
    Ne ho diversi che non mi hanno garbato, ma non mi son mai sbarazzato di alcun libro
    1) È più forte di me 🙂
    2) Rimangono lì da monito, così la prossima volta ci sto più attento a fare acquisti 😀

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  4. Perdonami, ma ogni volta che sento parlare di 50 sfumature mi viene da sogghignare. Per mia fortuna, ho solo letto un’anteprima on-line che mi è bastata e avanzata. Un po’ di anni fa, per impedire alla mia libreria di implodere mi sono sbarazzata di diversi titoli che non mi rispecchiavano più e che non avrei mai riletto da (incredibile a dirsi) Harry Potter, al Ciclo dell’eredità, a Dan Brown e chi più ne metta. Buone letture.

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  5. Di quelli citati, ho letto solo Fai bei sogni, non solo il titolo inganna, ma è una delle più ricche collezioni di luoghi comuni mai trovata. Mi spiace che non ti piacciano i romanzi di Andrea Camilleri, io alcuni li ho trovati geniali. Bello parlare di libri 🙂

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    • Io ho un problema: devo capire bene quello che leggo. Nei libri che ho avuto fra le mani di Camilleri ho notato un uso eccessivo del dialetto non seguito da traduzioni. E credimi, mi irritava in maniera non indifferente. Perciò è sbagliato dire che non mi piacciono, in realtà non sono mai riuscita a leggerli… Spero di riuscire ad apprezzarli prima o poi 🙂

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      • In effetti quello è un passaggio da fare. Poi si va lisci e, ti dirò, io che sono genovese ho inserito modi di dire in siciliano nel mio lessico. Come al solito, i dialetti sono così ricchi di sfumature che alle volte il concetto risulta intraducibile. Prova con La concessione del telefono, mi sembra di ricordare sia meno dialettale, e con tutta l’arguzia di cui Camilleri è capace

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  6. Com’è difficile sbarazzarsi dei libri, anche di quelli che non si è riusciti a leggere o che veramente non ci sono piaciuti. Io mi ostino a conservarli tutti. Devo dire che a me quello di Gramellini non è affatto dispiaciuto. Quando ho visto Il Trono di Spade ho pensato: noooo! Eheheh! Faccio parte della schiera di illusi che prima o poi questa saga vedrà una fine, a Martin fischieranno le orecchie anche a causa mia

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  7. Ciao, io non potrei mai sbarazzarmi di alcuni libri, non perché non voglia, ma perché possiedo solo i titoli che mi sono piaciuti. Prima di acquistare un libro c’è tutto un processo alla base, per iniziare lo prendo in biblioteca e già da questo mi faccio un’idea, poi in base a quanto mi è piaciuto decido se comprarlo o meno. Il problema arriva, però, con le nuove uscite, perché non ancora disponibili in biblioteca e anche perché sono tentata di prendere tutti i romanzi che mi interessano senza pensare a che fine faranno. In questo caso, dopo un momento di perdita di lucidità, valuto bene se comprarli o meno, con le serie è facile, se il primo volume mi è piaciuto andrò sicuramente avanti, con i libri singoli leggo un sacco di recensioni per farmi un’idea al riguardo, se questa è positiva lo prendo. Per questo la mia libreria contiene solo libri che ho amato e che non darei via per nulla al mondo.
    Comunque apprezzo molto il tuo post, se avessi anch’io dei volumi di cui non serbo un bel ricordo li regalerei o venderei, anche solo perché ad altre persone potrebbero piacere molto più che a me.

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  8. Purtroppo non riesco a buttare i libri anche se non mi piacciono, Fabio volo non mi entusiasma, di Camilleri c’è li ho tutti, però solo di Montalbano, ti do ragione per la lingua a volte esagera con il dialetto.

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  9. Ciao! Purtroppo non ho letto la maggior parte dei libri che hai citato, però ammetto che ho sempre voluto concedere una chance a Bukowski e alla saga di Martin (se mai giungerà ad una conclusione). Concordo invece su quanto hai detto su Fabio Volo: non mi è parso niente di trascendentale, ma come lettura estiva, leggera e poco impegnativa, non mi è dispiaciuto. Comunque, sai che mi hai dato un’idea? Ho scansato il rischio di Cinquanta sfumature di grigio, ma, ahimé, possiedo ancora una copia di Twilight sullo scaffale traboccante di Stephem King, perché mai? Mi feci ingananre dall’entusiasmo di una mia cugina quando mi raccontò di una scrittrice che ascoltava i Muse per farsi ispirare…
    Lascerò che sia tu ad ispirarmi: se sei riuscita a regalare la tua vergogna, proverò a regalare anche la mia 🙂

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    • Bukowski può piacere eh… ma non rientra proprio nelle mie corde. Vada l’aforisma, ma dopo un po’ le sue storie mi annoiano.
      Ti svelo un segreto: io ho tutta la saga di twilight. Volevo sbarazzarmene, ma è ancora lì. Credo che alla prossima mancanza di spazio sarà la prima a farsi un giretto!
      Sono contenta di averti ispirata! ahahahahahah… quando ho portato i libri alla mia amica le ho detto: “questi sono i miei libri della vergogna, in bocca al lupo!” 😀

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  10. condivido le tue scelte, nel senso che li avrei buttati anch’io (Camilleri a parte che apprezzo a piccole dosi).
    in particolare, “fai bei sogni” ha una scrittura scontata, priva dipersonalità.
    ml

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  11. Eppure, a me “fai bei sogni” è piaciuto, nonostante non sia il mio genere. Certo, forse bisogna essere preparati meno. Non è esattamente un bell’augurio per una neolaureata! 😉

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