Cime tempestose è un libro scritto da Emily Brontë. Io lo inserisco nella rosa delle mie letture preferite. Se non lo avete ancora fatto… leggetelo!
Nel tempo diversi sono stati gli adattamenti cinematografici:
- Cime tempestose (film 1954)
- Cime tempestose (film 1970)
- Cime tempestose (film 1992)
- Cime tempestose (film 2011)
- La voce nella tempesta
- Wuthering Heights (film 2003)
Esistono anche uno sceneggiato Rai del 1956 e una mini serie televisiva del 2004, quest’ultima, nonostante racconti una storia monca, mi è piaciuta per la rappresentazione dei sentimenti e la caratterizzazione dei personaggi.
L’oggetto di questa recensione è il film diretto da Peter Kosminsky del 1992, primo che mostra entrambe le generazioni delle storia, quindi Heathcliff, Cathy, Edgar, e Hindley, come pure i loro figli.
Trama
L’arrivo di Mr Lockwood (Paul Geoffrey) a Thrushcross Grange è segnato dall’incontro con il padrone della grande magione di Wuthering Heights, Heathcliff (Ralph Fiennes), che non potrebbe essere meno burrascoso. Dopo aver soggiornato a casa dello scontroso uomo, gentilezza concessa non senza troppe remore dal padrone di casa, Lockwood si ammala e la domestica Ellen Dean (Janet McTeer) si offre di allietare la sua convalescenza, raccontandogli del passato delle famiglie Earnshaw e Linton. Circa trent’anni prima, nel 1771, il signor Thomas Earnshaw (John Woodvine) torna da un lungo viaggio con un orfano, che decide di adottare e chiamare Heathcliff. Mentre la figlia Catherine (Juliette Binoche) si affeziona al nuovo arrivato, instaurando un rapporto simbiotico e ossessivo, il figlio Hindley (Jeremy Northam) non perde occasione per umiliare e deridere il bambino, trattandolo come un vero e proprio schiavo. Cathy e Heathcliff trascorrono molto tempo insieme, diventando adolescenti e poi adulti fantasiosi e appassionati. Lui, irrimediabilmente innamorato della bella giovane, deve sottostare ai suoi continui capricci che pure ama e asseconda come può. Lei, sebbene ricambi i sentimenti del fratellastro, è spaventata dall’idea di legarsi ad un uomo senza titoli né denaro. Così, quando si trova costretta a soggiornare alla Grange presso i Linton, Cathy si lascia corteggiare da Edgar (Simon Shepherd) e accetta di sposarlo. Nel frattempo, rimasto vedovo, Hindley trascura il figlio Hareton (Jason Riddington) e diventa dipendente dall’alcol. Quando Heathcliff scopre che Cathy non solo ha accettato di sposare Edgar, ma non lo ritiene all’altezza del suo amore, l’uomo decide di lasciare casa Earnshaw. Trascorrono così tre anni, durante i quali Cathy ha un crollo emotivo a causa della lontananza dal fratellastro, che continua ad amare segretamente, e rimane incinta di una bambina. Heathcliff, dal canto suo, ha architettato un piano diabolico per liberarsi di Hindley e colpire nel vivo la famiglia Linton…
Cast: Juliette Binoche, Ralph Fiennes, Janet McTeer, Sophie Ward, Simon Shepherd, Jeremy Northam, Jason Riddington, Paul Geoffrey, John Woodvine
Su Prime video è disponibile la versione del 1992 di Cime Tempestose, con Ralph Fiennes e Juliette Binoche nei panni, rispettivamente, di Heathcliff e Catherine. Questo film mi ha delusa enormemente nonostante parli dell’intera storia raccontata da Emily Brontë. Le due pecche più grandi del film sono la scarsa caratterizzazione dei personaggi e la superficialità con cui vengono trattati i sentimenti che dovrebbero animare i protagonisti della storia.
Si parla di un grande amore, viscerale e innato, ma in realtà né si vede e né si percepisce. Da un punto di vista sentimentale è un film freddo.
Uno dei temi principali è la vendetta e Heathcliff, interpretato da Finnies, se da un lato non lascia trasparire l’amore folle nei confronti di Cathy; dall’altro riesce ad essere un uomo che si è lasciato corrodere dall’odio e dal rancore.
Cime tempestose è un film deludente, in cui manca quello che si cerca in un film del genere: i sentimenti.
Essendo un film che non mi ha lasciato nulla, mi viene difficile parlarne e, di conseguenza, scrivere una recensione più dettagliata. La delusione è stata tanta, anche perché, come già scritto, il libro da cui è tratto è fra i miei preferiti.
Sconsigliato!
P.s. Se siete curiosi di vedere un film tratto dal libro Cime Tempestose, vi consiglio la miniserie televisiva targata rai del 2004, con Alessio Boni e Anita Caprioli. Mi è piaciuta un sacco anche se la storia è tagliata in modo brusco, sono infatti omesse parti e vicende necessarie a caratterizzare fino in fondo alcuni personaggi. La parte emozionale è palpabile sia dalle parole che dai gesti.
E’ uno dei miei romanzi preferiti e le versioni cinematografiche le ho viste tutte, ma proprio tutte! E purtroppo non ce ne è stata nemmeno mezza capace di soddisfarmi pienamente, nemmeno la miniserie italiana. Vero, hanno giocato tanto sulla componente emotiva, ma per me ci sono stati davvero troppi tagli, a tratti sembrava un’altra storia. Comunque un articolo che ho letto con piacere. Dà soddisfazione assistere alla demolizione della versione del 1992 😉
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La versione del 1992 è odiosa! Nonostante sia quella più completa. Io l’ho odiata! 🙂
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