I 7 libri da leggere e rileggere

I libri della lista di seguito hanno una caratteristica in comune: li ho letti almeno due volte.

Sono tutte quelle storie che non posso fare a meno di rileggere e che indico sempre a chi mi chiede un consiglio di lettura. Sono quei volumi che, ogni volta, riescono a regalarmi qualcosa di nuovo e che non potrei fare a meno di avere in libreria.

Buona lettura! 🙂


1

Al primo posto inserisco la saga di Harry Potter, ovviamente intendo la saga composta dai 7 volumi, per me la maledizione dell’erede non esiste. Mi rifugio in essa ogni volta che ho bisogno di catapultarmi in un mondo magico. La cosa fantastica è che nonostante conosca quasi a memoria le sue pagine, scopro sempre qualcosa di nuovo.

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Al secondo posto inserisco il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas, nonostante la mole l’ho letto 3 volte. Fantastico! Bellissimo! Pieno di colpi scena. Non esagero nel dire che tutti lo dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Tocca tantissime tematiche ed un romanzo che amo definire completo.

Trama

Nel febbraio del 1815, a Marsiglia, il marinaio Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la prigionia nel castello d’If, uno scoglio in mezzo al mare, affina un odio feroce per gli autori della sua rovina e, quando l’amicizia con un altro prigioniero gli procura l’evasione nonché un favoloso tesoro, ne farà lo strumento di una vendetta grandiosa e spietata. Le mille identità che il conte assume per preparare la trappola ai suoi nemici, i suoi viaggi, gli avvelenamenti, gli intrighi, le scomparse, i ritorni: questo grande fiume creato dalla penna infaticabile di Dumas sa far voltare pagina come pochi altri, con la stessa urgenza con cui i lettori di due secoli fa aspettavano l’uscita della puntata successiva.

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Ho una fissa per i vampiri, da prima che diventassero famosi per il loro sbrilluccichio al sole, ho letto davvero di tutto su di loro ma, inevitabilmente, il libro che leggo e rileggo con piacere è Dracula di Bram Stoker.

Trama

“State a sentirli, i figli della notte! Questa è la loro musica!” “Basta l’inizio: con questo Jonathan Harker, procuratore legale in quel di Exeter, che arriva in Transilvania, e si trova immediatamente avvolto in un clima di mistero e di scongiuri, fino a che di notte, tra lontani lupi che ululano e cavalli dalle narici infuocate, arriva in un castello dove un signore vestito di nero, dagli occhi troppo rossi e dai denti troppo bianchi… e il gioco è fatto! Impossibile uscire da quel clima, impossibile allentare la tensione, e non seguire con ansia partecipe la sorte di quei personaggi. Perché, bene o male, questo dandy dalla tetra figura ci attira e ci spaventa al tempo stesso (come tutto ciò che è peccato o che ci fa ingrassare); perché Mina diventa l’oggetto di tutte le nostre preoccupazioni; perché del professor Van Helsing sposiamo l’indefessa fede nell’inconoscibile e nel mistero, e la sua integerrima crociata contro il Maligno; perché la schermaglia tra Dracula che architetta il suo ritorno a casa e gli altri che ne svelano a una a una le mosse finisce con l’appassionarci e con il coinvolgerci come per una partita a scacchi; fino allo strepitoso finale, quando le tre diverse pattuglie dei ‘cacciatori’ convergono, con un ritmo che ricorda quasi lo stretto di una fuga per organo o l”arrivano i nostri’ dei migliori film western, a sbarrare al Vampiro la strada verso il castello della sua sicurezza.” (dalla Prefazione di Luigi Lunari).

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Orgoglio e Pregiudizio, adoro le sorelle Bennet ma soprattutto: adoro Mr. Darcy (quello interpretato da Colin Firth). Spesso, dopo aver riletto qualche pagina del libro, mi piace affiancarci la serie tv mandata in onda nel 1995 dalla Bbc.

Trama

Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e una vera eresia per i suoi tempi – sposare l’uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo interessante vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra i due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.

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Cime tempestose di Emily Brontë. La prima volta lo lessi tutto in una nottata. Mi colpì molto, tanto da reperire il reperibile. Impossibile non innamorarsi della brughiera. Inoltre, come per Orgoglio e pregiudizio, spesso associo la sua lettura alla miniserie televisiva  andata in onda su Rai 1 nel 2004. Non è fedelissima al libro ma comunque molto bella.

Trama

Questo classico della letteratura inglese, pubblicato per la prima volta nel 1847, racconta la storia di un amore distruttivo, quello di Heathcliff per la sorellastra Catherine, che si svolge su un’alta e ventosa collina dello Yorkshire, in una tenuta chiamata appunto “Cime tempestose”. A narrare la vicenda è il signor Lockwood, che quarantanni più tardi si ritrova a passare la notte nella tenuta e che, incuriosito dalla presenza di strani personaggi, chiede spiegazioni all’anziana governante Nelly Dean. Il racconto della donna comincia dal giorno in cui il signor Earnshaw, proprietario di “Cime tempestose”, porta a casa da una sua visita a Liverpool un orfano dalla pelle scura: Heathcliff. Il ragazzo si lega profondamente a Catherine, figlia del signor Earnshaw, ma le differenze sociali finiscono con il separarli, anche se la loro amicizia si è ormai trasformata in amore. Catherine sposa il ricco e gentile Edgar Linton, pur amando disperatamente Heathcliff, e quando questi viene a conoscenza del matrimonio, furibondo, giura vendetta. La sua passione è così violenta da indurlo alla distruzione degli Earnshaw e dei Linton.

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Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Questo libro ha accompagnato la mia infanzia, conservo una vecchia copia che trovai a casa di mia nonna, con le pagine ingiallite, qualcuna anche staccata. Ma, nonostante ciò, è un libro ricco di ricordi che adoro sfogliare quando ho il bisogno di rifugiarmi in un luogo a me caro e familiare.

Trama

Pinocchio è un burattino che si muove e parla come un bambino vero. Il falegname che lo ha progettato e costruito, Geppetto, lo considera come un figlio… anche se è un po’ troppo indisciplinato e svogliato. Disubbidendo al Grillo Parlante, Pinocchio si mette ben presto nei guai, e come se non bastasse si lascia abbindolare del Gatto e dalla Volpe, che cercano di derubarlo delle monete d’oro che gli ha regalato il burattinaio Mangiafoco. La Fata dai capelli turchini cerca di aiutarlo, promettendogli di trasformarlo in un bambino vero se si comporta bene, ma Pinocchio continua a seguire le cattive compagnie. Finisce in prigione, rischia di essere mangiato dal Pescatore Verde, diventa un asino e alla fine viene inghiottito da un pesce-cane. Ma quando ormai tutto sembra perso, Pinocchio impara a comportarsi come un figlio affettuoso, e il suo coraggio e la sua bontà verranno premiati.

E infine, last but not least, Otello di William Shakespeare, una tragica storia di gelosia della quale adoro anche il film ad essa ispirata: O come Otello.

« Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d’amore! »

Trama

L’angoscia di Otello non è semplice frutto della gelosia, ma nasce e cresce a poco a poco in lui dall’idea, dal timore che il suo mondo morale venga tradito e distrutto; quel mondo che lo spinge a riporre una fiducia troppo ingenua nell’onestà degli uomini e che lo fa cadere. Iago, vittima del proprio ego, si ribella al ruolo subalterno che il destino gli ha dato e pretende di avere i poteri d’un artista, d’un creatore: plasmare anime vive. Fra le tragedie di Shakespeare, “Otello” è certamente una delle più “umane”.

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Quali sono i libri che voi rilegge più volte? Fatemelo sapere! 🙂

 

5 commenti

  1. Quelli che hai segnalato, li abbiamo tutti in comune tranne Harry Potter… poi ne ho molti altri…. tanti perché quasi tutti quelli che mi piacciono li rileggo, perché la prima volta vado di fretta…. poi con calma me li gusto con una lettura più lenta e attenta…

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