Avete mai visto un film così noioso, ma così noioso, da crollare addormentati sul divano durante la visione e svegliarvi di soprassalto perché squilla il telefono? A me sì. Proprio ieri sera sono caduta in un sonno profondo a causa del film Two Mothers, che definire noioso è abbastanza riduttivo.
Il film è ispirato al romanzo Le nonne di Doris Lessing, ed è stato diretto da Anne Fontaine. Chiamato anche Adore, parla della profonda amicizia di Lil (Naomi Watts) e Roz (Robin Wright), le quali vivono in perfetta simbiosi con i loro figli, due ragazzi dalla grazia singolare che sembrano quasi un’estensione delle madri. I mariti sono assenti. Inspiegabilmente, e tuttavia come piegandosi all’inevitabile, le due donne si avvicinano una al figlio dell’altra, in una relazione che si fa subito passionale. Al riparo dallo sguardo degli estranei, in un paradiso balneare quasi soprannaturale, il quartetto vivrà una storia fuori dall’ordinario fino a quando l’età non metterà fine al disordine.
Un po’ di tempo fa ho letto la storia a cui si è ispirato e non nascondo di essere già rimasta perplessa allora, ma non per le tematiche trattate, bensì a causa di una narrazione un po’ “arruffata”.
Il film prende i difetti del romanzo e anziché camuffarli, li amplifica del tutto. Oltre a essere terribilmente lento, ha dei dialoghi fatti di monosillabi, e le varie interpretazioni sono poco sentite e passionali, a volte viene da chiedersi se il film sia una recita scolastica. Molte parti sembrano “mutilate” o buttate lì per caso, un esempio: Tom (James Aitken Frecheville), figlio di Roz e amante di Lil, incontra una giovane attrice della quale si innamora. Non ci sono interazioni fra i due, li vediamo scambiarsi sguardi e finire a casa di lei per fornicare allegramente. Prima che tutto ciò accada, Mary, la giovane attrice, chiede a Tom se sia gay. Perché una domanda del genere? Nel film nulla fa intendere che Tom abbia tendenze omosessuali, anche perché l’interazione con Mary si riduce a lui che le fa un provino per una rappresentazione teatrale. Chi ha letto il libro, invece, è a conoscenza che Tom viva un conflitto per l’amore nei confronti di Lil e cerca di evitare Mary. Chi non ha avuto modo di leggere la storia, si ritrova questa frase buttata a caso che, in quel determinato contesto, diventa anche squallida. E questo è solo uno dei tanti esempi presenti, diverse sono le situazioni che non hanno un significato apparente: l’insensata rissa fra Tom e Ian; il divorzio fra Roz e il marito; un tizio che viene presentato come un corteggiatore di Lil e le dichiara i suoi sentimenti come se si stessero frequentando da tempo, passando quasi per uno stalker…
Insomma, vengono presi i fatti salienti descritti nel libro e rappresentati nel film senza le dovute spiegazioni. Il risultato è un’accozzaglia insensata di scene appiccicate fra di loro.
Inoltre il film, da come viene descritto, dovrebbe parlare dell’amore passionale che scoppia fra le due coppie, ma non è quello che trasmette. Gli unici innamorati sembrano essere Lil e Ian, mentre Tom pare che si sia lanciato fra le braccia di Roz per ripicca nei confronti della madre e che Roz abbia accettato il tutto perché così bisogna fare, anche se poi si innamora del ragazzo.
Two mothers è un film lento, che manca di passione e che non riesce a coinvolgere lo spettatore. Vederlo rappresenta un’enorme perdita di tempo, perciò, se non avete niente di meglio da fare, andate a pettinare un gatto…
Avevo visto il trailer ma non mi aveva convinta. Non credo che lo guarderò dopo la tua recensione!
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Non lo fare! Leggi il racconto se proprio vuoi conoscere la storia!
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Allora vado a pettinare un gattone 😂
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decisamente meglio 😀
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Grazie, ne farò volentieri a meno
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Fai benissimo! 🙂
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Grazie per il consiglio
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Grazie a te per essere passato dal mio blog! 🙂
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