Mansfield park (film, 2000) – Recensione

Mansfield Park è un film inglese, scritto e diretto da Patricia Rozema, uscito in Italia nel 2000. È un adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Jane Austen nel 1814. Molte delle scene sono state girate nella Kirby Hall, nel Northamptonshire, la contea in cui si trova Mansfield Park nel romanzo.

Mansfield Park racconta la storia di Fanny Price, una ragazza curiosa e poco incline a essere incatenata allee convezioni sociali dell’epoca. La giovane proviene da una famiglia molto povera, così i suoi genitori, per garantirle una vita più confortevole, la spediscono alla sola età di dieci anni a Mansfield Park, di proprietà del suo ricco zio Thomas Bertram. Lì la ragazzina fa amicizia con i cugini, in particolare con l’ultimogenito Edmundy, con cui stringe un rapporto molto stretto. Purtroppo Fanny sente di non essere benvoluta in quella casa, soprattutto a causa della zia materna, Mrs Norris, che la tratta più come una serva che come una nipote.
Gli anni passano e Fanny, ormai diciottenne, è diventata una splendida donna, intelligente, colta, con una fervida immaginazione e una mente acuta. Ciò attira l’attenzione dell’affascinante e ricco vicino Henry Crawford, figlio del pastore locale. Inizialmente l’uomo è solo in cerca di una fonte di divertimento, ma ben presto viene colpito dal carattere gentile di lei e se ne innamora, chiedendole la mano. Spinta dallo zio Thomas ad accettare la proposta di matrimonio, Fanny delude tutti rifiutando l’offerta. La ragazza è infatti convinta di dover far valere la propria opinione e di dover valutare con attenzione le intenzioni del suo pretendente…

Questo film mi ha divertita un sacco. La storia è ricca della riconoscibilissima ironia austeniana, ma allo stesso tempo è impregnato di una malizia e un’ambiguità che sono ben lontani dallo stile dell’autrice. Non avendo ancora letto il libro non voglio fare delle considerazioni che potrebbero risultare errate, ma dubito fortemente che il film ricalchi in pieno la storia raccontata nel romanzo.

Rispetto ad altri libri non viene marcata la corsa al buon rampollo, o comunque il tema viene trattato con la giusta importanza, a differenza del già citato Ragione e sentimento che sembra, invece, ridicolizzare il tutto.

Oltre alle solite tematiche legate ai sentimenti, alla fiducia e all’amicizia, viene denunciata la condizione in cui vessano gli schiavi a quell’epoca.

Film consigliato agli amanti del genere.

CAST

Frances O’Connor (Fanny Price); Jonny Lee Miller (Edmund Bertram); Embeth Davidtz (Mary Crawford); Alessandro Nivola (Henry Crawford); Harold Pinter (sir Thomas Bertram); James Purefoy (Tom Bertram); Hannah Taylor-Gordon (Fanny da giovane)

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2 commenti

  1. Io ho letto libro, ma non ho visto il film 😅 l’ho trovato prolisso, “paccoso” e un po’ oscuro (cosa non per forza negativa)
    Per fare un paragone “orgoglio e pregiudizio” è scorrevole, divertente e solare

    "Mi piace"

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