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La seguente recensione è piena di spoiler
Buona Lettura
❤
Spider-Man: No Way Home è un film del 2021 diretto da Jon Watts.
Basato sull’omonimo personaggio della Marvel Comics, il film è co-prodotto da Columbia Pictures e Marvel Studios e distribuito da Sony Pictures. È il sequel di Spider-Man: Far from Home (2019) e il ventisettesimo film del Marvel Cinematic Universe (MCU). Scritto da Chris McKenna ed Erik Sommers, il film ha come protagonista Tom Holland, affiancato da Zendaya, Benedict Cumberbatch, Jacob Batalon, Jon Favreau, Jamie Foxx, Willem Dafoe, Alfred Molina, Benedict Wong, Tony Revolori, Marisa Tomei, Andrew Garfield e Tobey Maguire.
Spiderman non è fra i miei personaggi preferiti, tutt’altro. Non ho mai avuto simpatia per questo aracnide e quando è stato vestito dei panni di bimbo ragno, il mio fastidio nei suoi confronti è cresciuto a dismisura.
Il suo è un personaggio simpatico, divertente e fresco, non lo metto in dubbio, ma cercare di farlo diventare il successore di Iron Man – secondo me- è un’ipotesi molto avventata. Nonostante ciò ho visto i film che lo riguardano, più per “completezza” che per interesse. Li ho apprezzati, però dopo Avengers – Endgame, tutto sembra troppo semplice e banale.
Recensione: Spiderman – Far from Home
Recensione: Avengers – End game
In questo episodio Peter è stato smascherato, tutti conoscono la sua identità e la cosa causa diversi problemi a lui e a chi gli gira intorno. Esasperato si reca da Doctor Strange per chiedergli un incantesimo che faccia dimenticare al mondo interno la rivelazione di Mysterio. Doctor Strange, che abbiamo sempre visto come una persona molto riflessiva e poco avventata, lo asseconda e lancia l’incantesimo che dovrebbe far dimenticare la sua identità. Mentre lo stregone è intento nei i suoi magheggi, Peter si rende conto che anche la zia, il suo migliore amico e la fidanzata lo dimenticherebbero e chiede che l’incantesimo venga modificato. Ma quando si lancia una magia bisogna stare zitti! E così Doctor Strange, al fine di evitare che l’incantesimo possa alterare la realtà in cui vivono, poco prima di lanciarlo lo riesce a contenere. Caccia Peter da casa sua, ma ormai il danno è fatto.
L’incantesimo si è capovolto, tutti quelli che conoscono Peter Parker negli universi paralleli compaiono nella sua realtà. Viene introdotto il multiverso, che già era stato anticipato dalle scene post credit presenti in Venom – L’ira di Carnage.
Arrivano, carichi di animo bellico, il Dottor Octopus, Green Goblin, Electro, Lizard e L’uomo sabbia. Cattivi che abbiamo già incontrato in film precedenti, contro cui si sono scontrati Spiderman che capiamo appartenere a universi paralleli.
Il piano per sistemare la situazione è semplice: catturare tutti i cattivi e spedirli con un nuovo incantesimo nel loro universo. Ma bimbo ragno, che abbiamo capito essere poco incline alle regole e portato a vedere sempre del buono negli altri, decide di fare di testa sua. Si scontra con Doctor Strange, lo rinchiude nell’universo specchio, scappa con la scatola creata dallo stregone che riporta porta i villains nella loro realtà, e cerca di “aggiustarli” provando a togliere la parte cattiva da loro. Ovviamente qualcosa va storto, i cattivi si ribellano e scappano (ad eccezione di Dottor Octopus che nel frattempo è stato “sistemato”) e zia May muore.
Si ritorna al piano originale che però prevede nuovi step: ritrovare i cattivi, che questa volta oltre ad essere scatenati, non sono più sicuri di voler essere sistemati e tornare nella loro realtà; una volta trovati “sistemarli” contro la loro volontà e infine spedirli nel loro mondo come persone migliori. La situazione degenera e vengono in aiuto gli Spiderman degli altri universi. Quindi arrivano lo Spiderman interpretato da Andrew Garfield e quello di Tobey Maguire, un super tuffo nel passato anche perché sono stati mantenuti tutti gli attori, compresi quelli dei villains.
La situazione si risolve, i cattivi vengono “aggiustati” e mandati nella loro realtà insieme ai due Spiderman in esubero. Lo scotto da pagare è che Peter Parker (quello di Tom Holland) viene dimenticato da tutti. Non è dato sapere se l’incantesimo lanciato da Doctor Strange interessi anche gli Spider Man degli altri universi.
Ci sono diverse scene e frasi che ricordano gli Spiderman dei vecchi film: tutti perdono qualcuno che amano a causa -se così si può dire- loro, e c’è sempre chi ha pronunciato la frase “da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Peter Parker (sempre quello di Tom Holland) dopo che viene dimenticato, finisce in una stanza che tanto ricorda quella in cui viveva lo Spiderman di Tobey Maguire.
Il film è senza alcun dubbio bello: effetti speciali spettacolari, tuffi nel passato ben fatti che portano una buona dose di nostalgia. Però sappiamo pure che dove c’è un Peter Parker si raggiungono sempre livelli di drammaticità altissima, immaginate quindi se ne abbiamo tre. Sono presenti scene lunghissime di saluti, baci, abbracci e lacrime. La malinconia e il senso di colpa sono protagonisti indiscussi, insieme ad una buona dose di rabbia.
Doctor Strange ne esce un po’ distrutto per due motivi: si lascia coinvolgere da Peter Parker in un incantesimo abbastanza pericoloso, lo stesso Wuong si era detto contrario al metterlo in atto. Lo stregone è consapevole che l’incantesimo avrebbe portato tutti a dimenticare Peter Parker, ma lo lancia senza alcuna remora scatenando il caos su descritto. Una mossa un po’ avventata da parte dell’uomo che fino a Avengers: Endgame era il protettore della gemma del tempo. Inoltre si fa intrappolare nel suo stesso mondo, e ho capito che la matematica smuove l’universo, ma stiamo parlando di Doctor Strange. In questo film mi sembra un altro personaggio, quasi una brutta copia, non quello che abbiamo conosciuto.
Peter Parker invece evolve, è più risoluto e determinato.
Il film, soprattutto all’inizio, è molto divertente. Vengono create delle scene che hanno come obiettivo quello di strappare un sorriso e ci riescono alla grande.
Quindi, in conclusione, Spiderman – No way Home è un bel film. Bisogna capire dove si voglia andare a parare ora che non ci sono più le colonne portanti che abbiamo imparato ad amare in tanti anni: Iron Man e Captain America. Inoltre sono veramente tante le domande che sorgono spontanee e che, per il momento, non hanno trovato una risposta: perché Ned riesce a controllare l’anello di Doctor Strange, riuscendo ad evocare portali? Anche gli atri Spiderman sono stati dimenticati e si dimenticano fra di loro? Torneranno ad interagire? Cos’è successo ai cattivi che sono stati “sistemati” e rispediti nel loro mondo? Si è sempre parlato di non alterare e\o cambiare eventi, ma qui mi pare che venga proprio riscritta tutta la storia.
Insomma, le domande sono tante e la curiosità è immensa. Aspetto con ansia che escano i nuovi capitoli per capirci qualcosa in più.
Consiglio il film?
Nonostante io non ami Spiderman… sì, certo che sì. 🙂
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io sono andato a vederlo ieri, molto bello
anche io ho perplessità sul piano di peter, ma rivedere tobey è stato veramente bello!
per il resto concordo
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Secondo me uno dei fattori vincenti sono stati i tuffi nel passato! 🙂
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