Oggi vi racconto del libro Mal che vada ci innamoriamo di Mary G.Baccaglini.
Grazie a Garzanti per la copia.
Buona Lettura! 😀
Titolo: Mal che vada ci innamoriamo
Autrice: Mary G. Baccagliani
Casa Editrice: Garzanti Libri (20 settembre 2018)
Numero Pagine: 336
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Trama: Allegra è convinta di sapere tutto sull’amore. Per lei non è quella entità misteriosa capace di far passare notti insonni o giorni a guardare il mondo attraverso lenti rosa. Per lei l’amore è solo una delle tante cose che possono succedere nella vita. Forse per questo riesce ad avere la giusta lucidità per rispondere alle lettere che le donne le scrivono sulla sua rubrica le «Storie possibili». Se al primo appuntamento un uomo dice una frase piuttosto che un’altra, Allegra è in grado di mostrare i tre scenari che possono avverarsi e quindi se sarà «vissero felici e contenti», «mi accontento ma sono felice» o «una tragedia su ogni fronte». Ma tanto Allegra è brava a dispensare verità sull’amore, tanto è negata con sé stessa. Il suo cuore è lì, messo al sicuro in una botte di ferro. Fino a quando il giornale per cui lavora la licenzia e Allegra si ritrova a trent’anni disoccupata e a condividere un monolocale. Il futuro le sembra oscuro. Eppure le sue amiche sanno qual è la soluzione: è arrivato il momento di fare la sua lista dell’uomo perfetto e cercare anche per lei l’anima gemella, mettendo da parte la carriera. Appuntamento dopo appuntamento, però, Allegra colleziona solo disastri e si convince sempre di più che i sentimenti non facciano per lei. Ma la strada che porta alla felicità è lunga e tortuosa e Allegra deve avere il coraggio di ammettere che nessuno sa davvero tutto sull’amore. Perché l’amore è imprevedibile, non ha regole. Sbaglia, devia, torna indietro. E bisogna lasciarsi andare e accettare che siamo fatti anche di baci, di abbracci e di carezze.
Mal che vada ci innamoriamo non è un semplice libro, è un’amica che ci consiglia, che ride con noi e che ci stringe a sé in un momento di sconforto sussurrandoci all’orecchio: “amati”. Tutto ciò lo fa raccontando la storia di Allegra Casanova, un personaggio che mi piace definire “caotico”. Sin dalla prima pagina sappiamo che ama inventare il lieto fine a tutte quelle situazioni che l’hanno fatta soffrire o che non le piacciono. Ha sempre avuto una fantasia galoppante, tant’è che da piccola la consideravano un pochino strana.
Allegra è così: anche nelle circostanze negative, sprizza ottimismo da tutti i pori.
Sono nata felice e, se usare la parola felicità fa ridere quando si parla di quotidiano, posso dire di essere nata ottimista. Se sto male, poi andrà meglio. Questo mi dico e ci credo davvero. Magari ci abbino un finale inventato da me per farmi passare l’amarezza del momento, ma credo molto nella capacità ci recuperare, credo nelle seconde occasioni, ma pure nelle terze, nelle quarte e nelle quinte.
Credo che la felicità sia una scelta e io cerco di sceglierla sempre.
La storia procede spedita e sin da subito siamo catapultate nella quotidianità di Allegra. Conosciamo le sue amiche e la loro storia, la sua famiglia, i suoi fallimenti amorosi. Nulla è lasciato al caso, ogni elemento, anche il più banale, è snocciolato per permetterci di conoscere questa giovane donna come se fosse una nostra cara amica.
Allegra è in una fase in cui cerca quelli che per lei (in realtà per molte donne) sono due capisaldi:
- Un lavoro, perché una donna deve essere indipendente e ciò viene ripetuto tipo mantra all’interno del libro;
- Un compagno, anche se questo, a meno che non rispecchi una serie di caratteristiche, è considerato un surplus del quale si può fare volentieri a meno.
Una caratteristica fondamentale di Allegra è la sua capacità di dare saggi consigli a chicchessia, non a caso tiene una rubrica apposita all’interno di un giornale. Peccato però, che sia del tutto incapace di applicare i consigli che elargisce alla sue situazioni.
Io so cosa non voglio, mica quello che voglio.
La storia, oltre che raccontare di rovinosi appuntamenti e svariati casi umani, si incentra molto sull’intimo legame che può unire le donne; di come sia importante il supporto di un’amica, sia nei momenti belli che in quelli brutti; e di come spesso bisogna accettare le scelte altrui anche se ai nostri occhi possono sembrare sbagliate.
E la verità è che ci saremmo dovute perdere di vista da un pezzo, perché siamo diverse. E non siamo nemmeno complementari, di quella complementarità che arricchisce. Quello che manca a me, spesso, manca anche a lei. Ciò che ho io, lei ce l’ha in doppia misura. E nelle diversità litighiamo, ci intestardiamo, ci urliamo in faccia il mondo, e poi ci pentiamo. […] Ma la verità è che ci tiene insieme l’amore. La conoscenza una dell’altra. E la paura di non averci più, di svegliarci una mattina e non trovarci nel solito posto.
Gli argomenti trattati sono tantissimi: si parla di amicizia, di lavoro, di poliamore… Ampio spazio viene dato ai social network per single e delle conseguenze che possono avere, pensate che il lavoro di Allegra la porta a uscire con diversi ragazzi conosciuti su Tinder. Le esperienze sono tutte molto particolari e le lasciano qualcosa da raccontare.
Il pensiero che qualcuno mi consideri <<schifo>> su un’applicazione mi fa gelare il sangue, ma ormai in fatto d’amore si lascia poco spazio al romanticismo. O sei da cuore, o sei da schifo, le mezze misure non sono contemplate. Il mio profilo Tinder mi mostra più magra, più sorridente, con i capelli più in ordine. Il mio profilo Tinder mente spudoratamente.
Si esalta l’indipendenza economica: la maggior parte delle donne che incontriamo nel libro lavorano e ne hanno bisogno per sentirsi gratificate, ma c’è anche chi, arrivata a un certo punto della propria vita, sceglie di dedicarsi anima e corpo alla famiglia fra lo stupore generale. Una delle regole fondamentali in Mal che vada ci innamoriamo è la libertà: scegliere chi vogliamo essere senza alcuna costrizione o influenza esterna, anche se questo vuol dire abbandonare il lavoro e accudire la famiglia.
Ogni giorno spieghi alle persone che ti scrivono al giornale che chiunque può essere quello che vuole, ma poi ti scandalizzi se la tua migliore amica vuole fare la casalinga? Anche questa è libertà. E io voglio essere libera.
Il personaggio di Allegra rappresenta le donne e l’autrice riporta molte emozioni che quotidianamente un po’ tutte viviamo.
[…] ho il terrore di svegliarmi fra trent’anni e scoprire che la mia vita non ha avuto valore, che ho impiegato più energie per sopravvivere che per vivere, che non sarò ricordata.
Addentrandomi nella storia mi è sembrato di trovare scritti una parte di quei pensieri che mi svolazzano per la testa ogni giorno, ma che non riesco mai ad afferrare. E uno dei motivi per il quale mi sono avvicinata al blog di Mary e che mi ha spinto a seguirla fino a oggi, è appunto la sua capacità di prendere le emozioni, agguantare i pensieri e trasformarli in parole, diventando così voce dei sentimenti inespressi.
Consiglio la lettura?
Senza alcun dubbio: sì!
Mary G. attraverso i tragicomici appuntamenti di Allegra e le varie vicende sentimentali fatte di tattiche e strategie, dà consigli a tutte quelle donne che hanno a che fare con uno dei tanti soggetti descritti, gridando: amatevi, non cambiate il vostro essere per un’altra persona, siate sempre voi stesse. Abbandonate le “tattiche”, se non vi chiama è perché non vuole farlo, non gli interessa.
Allegra è l’amica che ci consiglia quando abbiamo la mente ottenebrata dai dolci effluvi amorosi.
Doppio mi piace!
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Lo hai letto anche tu? 🙂
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Non ancora, ma l’ho segnato 😜
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