Diciamo la verità, in tanti abbiamo aspettato The Haunting of Bly Manor con la speranza di ritrovare il terrore della prima stagione (The Haunting of Hill House) e siamo rimasti delusi. Non lo vogliamo ammettere, se qualcuno ci chiede un parere sulla serie, ci esprimiamo con un “carina” di circostanza, ma dentro ci sentiamo quasi come se fossimo stati traditi dal nostro migliore amico. Senza alcun dubbio è una bella serie, ma noi volevamo qualcosa di diverso, è così, e chi dice il contrario… mente!
Trattandosi di una serie antologica, The Haunting racconta una storia completamente nuova nella seconda stagione, pur coinvolgendo parte del cast del suo ciclo inaugurale. La serie è stata creata e diretta da Mike Flanagan, è disponibile su Netflix, dove è stata pubblicata il 9 ottobre 2020, ed è composta da nove episodi.
La storia è ambientata nell’Inghilterra degli anni ’80, in un’antica residenza di campagna dove albergano presenze oscure. Qui, due orfani (interpretati da Amelie Bea Smith e Benjamin Evan Ainsworth) sono accuditi da una giovane governante, un’americana di nome Danielle (Victoria Pedretti).
La storia pur avendo diversi personaggi che hanno un ruolo di rilevante importanza, ha come protagonista principale l’istitutrice Danielle. Una ragazza che finisce a Bly Manor per fuggire dai suoi fantasmi e dai problemi legati alla sua vita. Risponde ad un annuncio lavorativo un po’ strano, ma accetta il lavoro finendo in una casa che sin da subito ama per la sua bellezza. Danielle è accompagnata da diversi co-protagonisti, ma il suo essere spicca.
Conosce i piccoli che dovrà seguire: Miles e Flora, fratello e sorella, che di primo acchito risultano essere dolci e affabili, nonostante le tristi vicende che hanno caratterizzato la loro giovane vita, come la precoce morte dei genitori.
Poi c’è Anne, la governante; Jamie, la burbera giardiniera e Owen, il cuoco dalle pessime battute. Lo strano gruppo costituisce la famiglia “artificiale” di Miles e Flora e nella casa regna l’armonia e un clima gioviale. Questa famiglia composta da sconosciuti sembra voler sottolineare che i legami non sono solo quelli di sangue, ma si può andare oltre. Possono essere persone che ti stanno vicino, accompagnandoti in cammini strani e difficili, anche se rischiano di mettere in pericolo la propria vita.
Dopo pochissimo tempo i due fratelli iniziano ad avere dei problemi, diventano irrequieti, camminano nel sonno, soffrono di amnesia e fanno cose strane. Miles sembra avere due personalità, mentre Flora ha dei vuoti di memoria. L’istitutrice teme che Peter Quint, un lestofante che lavorava per lo zio dei bambini, sia tornato a Bly Manor, ma scopre una terribile verità. Da lì in poi sarà sempre un crescendo che porterà ad un epilogo del tutto inaspettato.
Super attesa dopo The haunting of hill house, Bly Manor apre un nuovo capitolo che si ispira – pur sconvolgendolo del tutto- al romanzo gotico scritto da Henry James: Giro di vite. Nella serie si fa riferimento all’idea esposta nel romanzo, mentre tutto il resto viene ampliato e romanzato, cercando di dare delle risposte ai tanti interrogativi irrisolti della storia raccontata da Henry James.
Vengono introdotti nuovi elementi, e il focus della storia originale è trattato come se fosse una conseguenza.
The Haunting of Bly Manor racconta l’amore che vorrebbe andare oltre la morte e la fatica di lasciare i beni terreni. Si parla dell’animo umano nelle sue mille sfaccettature. Non ci troviamo di fronte alla solita storia di fantasmi, anche se la vogliono vendere per tale. Diverse sono le tematiche affrontate e la componente fantasmagorica rappresenta quasi un contesto.
Il centro di tutto è la casa, l’immensa e meravigliosa tenuta di Bly Manor, che in sé non è malefica, ma vi sono delle presenze che la rendono inospitale.
Bly Manor conserva lo splendore dei tempi passati, ma anche i suoi fantasmi, che vivono in un mondo che non segue le normali leggi del tempo. Le persone che abitano fra le sue mura- volenti o nolenti- se non si allontano nel momento opportuno, rischiano di essere risucchiati in un vortice invisibile di cui non si rendono neanche conto, perché comunque la vita scorre apparentemente tranquilla, se non consideriamo le stranezze dei bambini, Miles e Flora. Danielle, a differenza degli altri abitanti della casa, viene subito travolta da questo vortice, e avverte che c’è qualcosa che non va.
Scopriamo che ciò che accade a Bly Manor è il frutto dei sentimenti delle persone che ci hanno vissuto.
Alla base della serie ci sono i sentimenti, protagonisti indiscussi.
Per come è strutturata la serie tv, la storia di fantasmi, come già detto, è un contorno alle varie sotto trame che vengono sviluppate e che si intersecano fra di loro. Tutti i personaggi sono caratterizzati psicologicamente, persino le comparse di un singolo episodio vengono raccontati e “spiegati”. Si cerca inoltre di dare tutte le risposte ai diversi interrogativi aperti. Non viene tralasciato nulla.
Le atmosfere sono cupe, sebbene l’animo dei personaggi – nonostante quasi tutti siano tormentati psicologicamente e ognuno viva un conflitto interiore diverso- sia in netta contrapposizione.
The Haunting of Bly Manor è senza alcun dubbio una serie bella, molto profonda e delicata, che parla di tematiche importanti. Il problema nasce poiché è stata venduta come una storia di fantasmi, come il seguito di The Haunting of Hill House, che era terrificante e spaventosa; caratteristiche che in questa seconda stagione mancano del tutto. Le premesse iniziali hanno attirato un pubblico che cercava paura e terrore e, non trovandolo, è rimasto deluso. Non basta una casa infestata da un fantasma cattivo per appiccicare alla serie l’etichetta “horror”.
Consiglio la serie?
Beh, dipende da cosa cercate!
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Infatti dipende, non è brutta: è canonica!
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Ciao! sicuramente diversa da Hill House, ma secondo me resta in linea con la stagione precedente almeno sotto determinati punti di vista. Ho appena pubblicato anch’io una recensione sulla serie, se ti va di fare un salto sul mio blog e dare un’occhiata you’re welcome! 😉
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Ciao, scusa ma leggo solo ora…
io non riesco a vedere lo stesso filo con Hill House… 😦
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[…] i tanti ho avuto modo di vedere la serie tv: The Haunting of Bly Manor (trovate la recensione QUI) e il film The turning – la casa del male, oggetto di questa […]
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[…] The Haunting of Bly Manor: in quanti aspettavamo una serie tv diversa? […]
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