Il ladro di anime – Sebastian Fitzek [Recensione]

 

Titolo: Il ladro di anime
Autore: Sebastian Fitzek
Casa Editrice: Einaudi  (11 giugno 2019)
Numero Pagine: 229
Prezzo Copertina: 12,50 €
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Voto: 5 / 5

<<Il ricordo è come una bella donna>> spiegò, mentre lui continuava a cercare quella maledetta presa per il cavo dell’antenna. <<Se le corre dietro la eviterà annoiata, ma appena rivolge la sua attenzione altrove sarà lei, gelosa, a venirla a cercare>>.

Quando mi capita di leggere un bel libro mi viene difficile fare una recensione e “Il ladro di anime”, scritto da Sebastian Fitzek, è un romanzo che si può solo elogiare, di cui non si riesce a trovare un difetto.

Trama: In una clinica psichiatrica immersa nella campagna innevata alle porte di Berlino si consumano le nove ore che precedono la paura. Pazienti, medici, infermieri scoprono che il Ladro di anime, il folle che da tempo terrorizza la città si trova all’interno della struttura. Di lui si conoscono soltanto i crudeli effetti provocati da un misterioso trattamento che svuota le anime delle vittime riducendole a meri involucri, e gli ambigui indovinelli che lascia dietro di sé come macabra firma. Inizia così una frenetica caccia al serial killer, guidata da Caspar, un ex chirurgo che ha perso la memoria in seguito a una tragedia personale e che si troverà a far fronte a qualcosa di assolutamente inaspettato e terribile. Mentre il tempo scorre inesorabile nel tentativo di neutralizzare il Ladro di anime, Caspar vede riaffiorare dal suo subconscio pezzi della sua vita precedente, che progressivamente fanno luce sulla sua identità e sul suo drammatico passato, costringendolo a uno sconvolgente viaggio negli abissi più oscuri della propria psiche.

Il ladro di anime è uno psyco thriller dai tratti horror. Per le sensazioni che mi ha trasmesso, mi ha ricordato molto Misery di Stephen King, anche se sono due storie del tutto diverse. Leggendo alcune scene ho provato lo stesso disturbo di quando l’infermiera Annie Wilkie amputa il piede dello scrittore Paul Sheldon; o la stessa angoscia di quando quest’ultimo ha tentato la fuga.

La storia è inquietante e, all’inizio, ha i tratti tipici di un romanzo di fantascienza, ci si aspetta infatti che il cattivo abbia dei poteri soprannaturali che gli permettono di compiere le atrocità di cui si macchia.

Il libro è un meta romanzo solo che, al posto del libro nel libro, abbiamo la cartella clinica nel libro: degli studenti vengono contattati da un professore per portare avanti un esperimento che, all’inizio, consiste nel leggere una cartella clinica, questa diventa, dopo poche pagine, il soggetto e la protagonista principale e finisce addirittura per coinvolgere il lettore.

Il ladro di anime è un serial killer spietato con la passione per gli indovinelli, dopo aver ucciso le sue vittime fa trovare un bigliettino con su scritto un enigma da risolvere, e credo che sia d’uopo menzionare l’ovvia somiglianza con il film “Saw – L’enigmista”. La storia si svolge all’interno di una clinica privata che ospita persone con problemi psichici e psichiatrici, ed è molto claustrofobica. Tutto accade in una notte, la vigilia di Natale.

La trama è incentrata su più personaggi, ed ognuno è un possibile Ladro di anime chiuso all’interno della struttura, un po’ come nei “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie.

All’interno di questa clinica troviamo Caspar, un uomo che ha perso la memoria riguardo la sua identità; Greta, una vecchietta amante degli indovinelli; la dott.ssa Sophia psichiatra della clinica; il dottor RaBfeld capo della struttura psichiatrica; Bachmann il custode della ditta; il dottor Bruck con un oggetto conficcato nella laringe; Shadeck un infermiere; Yasmin un’ infermiera; Patzwalk la cuoca; Linus, un malato mentale che non pronuncia bene le parole; Mr Ed un cane.

L’autore, più che approfondire i tratti psicologici dei personaggi, si concentra sulla costruzione delle vicende che il mostro mette in atto, sul perché nascono e sulle conseguenze nei personaggi che si scontrano con la sua furia omicida. 

È la prima volta che leggo qualcosa di questo autore e mi ha piacevolmente sorpresa, infatti credo che spulcerò la sua bibliografia per trovare altre storie da leggere. Mi aspettavo anche di trovare un film inspirato a questo libro, la storia si presta molto ad essere trasposta, ma nulla è stato fatto.

Consiglio il libro?

Sì! La storia è ricca di adrenalina, inaspettata, sconvolgente e coinvolgente! Ottima per gli amanti del genere thriller.

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